Da Non Perdere

05.02.2019

Dopo aver registrato dall’apertura 128.000 ingressi e 1.220 classi in visita, rimarrà aperta fino al 5 maggio la mostra internazionale di anatomia ‘Real Bodies, oltre il corpo umano’ allo Spazio Ventura XV di Milano.

L’edizione corrente della mostra anatomica, con 450 elementi tra corpi e organi plastinati a renderla la più grande mai realizzata, vede esporre al pubblico anche nuove sezioni: Leonardo Da Vinci, biomeccanica, anatomia comparata, effetti delle dipendenze sul corpo umano e tecniche di conservazione post-mortem, come la crioconservazione, la diamantificazione e la tumulazione green. Un’edizione carica di entusiasmo del pubblico, con un indice di gradimento del 99% secondo i questionari compilati a fine percorso dai visitatori, e dalla forte valenza didattica, attestata dalla massiccia partecipazione da parte delle scuole.

Tra le novità che hanno suscitato più interesse, spicca la sezione dedicata alle pratiche di conservazione, sepoltura e trasformazione dopo la morte: la Crionica, la tecnologia più avanzata nella conservazione dei corpi grazie alle temperature di congelamento garantite dall’azoto liquido, raccontata con l’esposizione, per la prima volta in Europa, di una capsula russa; la trasformazione delle ceneri in pietra attraverso un processo chiamato “diamantizzazione” che le muta prima in carbonio e poi in grafite attraverso acidi, presse, e forni, riproducendo in laboratorio processi naturali millenari; l’inumazione “verde” di Capsula Mundi, progetto italiano che prevede il ritorno alla natura attraverso la sepoltura del cadavere o delle sue ceneri all’interno di un’urna biodegradabile, sopra la quale viene piantato un albero scelto in vita dal defunto, aprendo così allo scenario di un cimitero tramutato in un bosco.

La soluzione della capsula green, recentemente richiesta ai produttori anche dalla Triennale di Milano, è stata scelta finora da circa 20 visitatori che hanno chiesto maggiori informazioni allo staff di Real Bodies. Oltre 200 si sono interessati attivamente alla crioconservazione, mentre sono state 32 le richieste di poter donare il proprio corpo dopo la morte alla ricerca e alla divulgazione scientifica attraverso la plastinazione.