Good Life

29.07.2021

Ci sono piante in grado di diventare vere e proprie barriere per proteggere le coste dalla dispersione dei rifiuti che le attanagliano.
Piante come lo Sparto e la Gramigna, hanno una conformazione e una stabilità delle radici che consente loro di trasformarsi in vere e proprie trappole per gli scarti plastici (e non solo).
Un gruppo di ricercatori ha effettuato un censimento dei rifiuti dispersi in mare e sulle coste analizzandone il rapporto con la vegetazione marina. Di ciò che hanno trovato, l’85% era composto da plastica, il 3,6% di carta e cartone e il 3,2% di legno. Ciò che hanno riscontrato è stato che nelle zone costiere maggiormente esposte a erosione o con meno copertura vegetale i rifiuti tendono a disperdersi maggiormente e quindi a essere meno recuperabili. Per questo, secondo le loro analisi, sarebbe necessario dedicarsi maggiormente allo studio dell’interazione tra rifiuti, coste e vegetazione marina, che può trasformarsi in un prezioso alleato. In particolare in un bacino come quello del Mediterraneo, in cui tutto entra ma fa fatica ad uscire.