Good Life

22.08.2019

È risaputo che la quantità di sonno ideale si aggiri tre le 7 e le 8 ore a notte. Questo significa che è possibile andare a letto alle 2 di notte e svegliarsi alle 9 del mattino sentendosi lucidi e riposati come chi è andato a dormire dalle 11 di sera alle 7 del mattino? In altre parole: la quantità di ore di sonno è indipendente dal momento in cui ci si addormenta, oppure esiste anche un orario ottimale, scientificamente provato, per andare a letto? In parte, ma la risposta sembra avere più a che fare con la qualità del sonno piuttosto che con l’ora in cui ci si addormenta. Dei ricercatori hanno scoperto che certi modelli di sonno irregolare sono associati a prestazioni e produttività peggiori, sia rimanendo alzati fino a tardi, sia andando a dormire presto. In pratica, lo studio evidenzia che la cosa importante non è a che ora andare a dormire ma mantenere un programma costante, ovvero farlo sempre allo stesso orario. Individuare la propria ora ideale, possibilmente tra le 20:00 e le 24:00, dipende molto dalla genetica: alcune persone, infatti, sono per natura più predisposte ad essere nottambule, mentre altre, più mattiniere, preferiscono andare a dormire prima e svegliarsi presto. In definitiva ne segue che, se non si riesce a prendere sonno fino alle 23:00, non è necessario forzarsi per andare a letto alle 21:00, nella speranza di svegliarsi più riposati! Per individuare la propria ora ideale basta procedere ”a ritroso” partendo dall’ora ideale in cui vorremmo o dovremmo svegliarci al mattino e procedere calcolando fino a 7-8 ore precedenti, aggiungendo i 15 minuti che il corpo richiede per addormentarsi. Procedendo in questo modo per una decina di giorni, è molto probabile che ci si inizi a svegliare in modo naturale alcuni minuti prima che suoni la sveglia.