L’ultimo giorno del mio viaggio sono arrivato a Porto, città di ponti, cantine e tramonti infuocati sul fiume Douro.

La prima cosa che ti colpisce è la luce. Le case colorate, i tetti di tegole rosse e il riflesso del sole sull’acqua rendono tutto un quadro in movimento. Ho passeggiato lungo la Ribeira, tra turisti e locali, respirando il profumo del caffè e del pane appena sfornato.

Non potevo non fermarmi in una cantina per degustare il famoso vino Porto. Un bicchiere dopo l’altro, ascoltando le storie di famiglie che producono vino da generazioni, mi sono reso conto che qui il tempo scorre lentamente, proprio come il Douro che serpeggia tra le colline.

Ho preso l’auto e sono salito sulle colline sopra la città, da dove il panorama abbraccia ogni cosa: la città, il fiume e le navi che scorrono lente. Ho ripensato a Lisbona, alla Costa Vicentina, a Coimbra, e ho capito che guidare in Portogallo è più di un semplice viaggio: è un’avventura che ti resta dentro per sempre, unendo sensi, storie e ricordi.