Da Non Perdere

14.11.2019

 

Domenica 17 novembre torna l’apertura straordinaria d’autunno delle Dimore Storiche del Lazio. Sarà possibile visitare gratuitamente 70 siti nelle 5 province della regione, luoghi di grande fascino come castelli, complessi architettonici, monasteri, chiese e conventi, palazzi nobiliari, parchi e casali,  capolavori dell’arte e dell’architettura spesso poco conosciuti dal pubblico.

L’iniziativa è realizzata con il supporto di Lazio Innova e la collaborazione di I.R.Vi.T. – Istituto Regionale Ville Tuscolane, l’Associazione Dimore Storiche Italiane e l’Associazione Parchi e Giardini d’Italia.

A Roma saranno visitabili: il Casale delle Vignacce, un edificio seicentesco costruito su una villa rustica romana; il Castrum Boccea, uno dei più antichi castelli suburbani dell’area laziale; il Villino Spalletti Trivelli.

Tra i nuovi siti aderenti alla rete delle Dimore Storiche del Lazio troviamo:

in provincia di Roma, il complesso di Villa Versaglia a Formello, fatto costruire nel 1665 dal Cardinale Flavio Chigi come residenza estiva, che comprende la villa principale, la torre, la cappella, il casino, gli alloggiamenti dei pastori e un magazzino per gli agrumi; il Forte San Gallo costruito intorno al 1501-1503 per volontà di Papa Alessandro VI e del figlio Cesare Borgia per difendere Nettuno, all’epoca considerata “granaio del Lazio”, dagli attacchi da mare. Oggi l’edificio, di proprietà comunale, ospita convegni e mostre d’arte; il Castello Brancaccio di Roviano, nato per motivi difensivi, ampliato dai Colonna tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento e oggi sede del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene; il Torrione risalente alla seconda metà del XV secolo e i Giardini, tipico esempio di modificazioni e risistemazioni urbane avvenute a partire dal XVI secolo (già Ruderi del Fortilizio Orsini) di Anguillara Sabazia;

in provincia di Frosinone la medievale Casa Barnekow di Anagni caratterizzata da affreschi e lapidi a decorazione della sua facciata, un documento unico della simbologia alchemica ed esoterica;

in provincia di Latina il Castello Medievale di Itri che sorge sulla cima del colle sant’Angelo, lungo il percorso dell’antica via Appia;

in provincia di Viterbo Palazzo Farnese di Latera che fa parte del complesso edilizio comprendente anche la Chiesa di S. Clemente, il campanile e la sacrestia e alcuni ex uffici comunali; Palazzo Scoppola Iacopini di Montefiascone menzionato fin dalla prima metà del XVII secolo come stazione di posta per i viaggiatori che percorrevano la via Cassia dove, nel 1798, sostò anche Papa Pio VI durante il suo viaggio in Francia, la Chiesa di Santa Croce con un affresco di scuola umbro-senese della metà del XV secolo e il Palazzo Comunale costruito tra il 1552 e i primi del 700, entrambi a Valentano, e la Commenda dei Cavalieri dell’Ordine di Malta, la chiesa più antica della Tuscia il cui nucleo originario risale a prima del XIII secolo.

in provincia di Rieti, il Castello Pinci di Castel San Pietro, nel comune di Poggio Mirteto (di cui si hanno notizie storiche fin dagli inizi dell’anno 1000) i cui lavori di ampliamento del 1600 furono rappresentati da Caravaggio nell’unico suo paesaggio a noi pervenuto: lo sfondo del Sacrificio d’Isacco, oggi agli Uffizi; l’Abbazia di San Salvatore Maggiore a Concerviano, uno dei più antichi e suggestivi monumenti della provincia, prestigiosa testimonianza dell’Ordine Benedettino e l’incantevole Abbazia dei Santi Quirico e Giulitta a Micigliano, fondata sempre dai Benedettini nella prima metà del X secolo, che nel suo esterno esibisce ancora l’antico assetto fortificato con elementi di architettura romanica.

L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti ma orari e modalità di visita sono differenti. Per info dettagliate si invita a consultare il sito www.retedimorestorichelazio.it