Travel Experience
Ci sono isole che ti rapiscono al secondo sguardo. Ponza è una di queste. Al primo, vedrai solo una sinfonia di case colorate che si affacciano sul porto; poi, respirando l’aria salmastra e scrutando l’orizzonte, capirai di essere approdato in un luogo speciale.
Il mio arrivo è stato un lento e doveroso abbraccio via mare. Lo sbarco aveva il sapore del caffè forte del marinaio e del sale sulle labbra. E il tempo, da subito, ha deciso di rallentare, quasi volesse fregarsene della fretta del mondo.
Il richiamo del blu profondo
Ponza si esplora in barca, senza compromessi. Le cale più incantevoli, come Chiaia di Luna, Lucia Rosa e Cala Feola, non sono raggiungibili via terra, ma solo attraverso il mare cristallino. Ognuna custodisce un silenzio unico. L’acqua è trasparente come vetro e tuffarsi qui è come svanire per un attimo, avvolti solo dall’abbraccio del mare.
A pranzo, si torna a terra per gustare i sapori autentici dell’isola: insalata di polpo, spaghetti alle lenticchie di mare e un bicchiere di vino bianco ghiacciato, che racchiude in sé tutto il sole di Ponza. Il conto? Oggi è un dettaglio da ignorare.
L’incantosSilenzioso dei vicoli
Il pomeriggio scivola via tra vicoli bianchi e silenziosi, dove i panni stesi al vento danzano e il profumo del basilico si diffonde dalle cucine. Ogni tanto, ci si ferma, seduti su un gradino, ad ascoltare i vecchi isolani parlare in un dialetto stretto, come se il tempo si fosse fermato in un’antica fotografia in bianco e nero.
E quando il tramonto dipinge il cielo di un rosa intenso che avvolge ogni cosa, si sale al faro. Da lì, Ponza appare come sospesa nel nulla. Un silenzio profondo avvolge l’anima, perché a volte, per esprimere la felicità, non servono parole.