Segreti in tavola

14.09.2019
Pitaya
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Avete mai assaggiato il frutto del drago? magari lo conoscete come come pitaya o pitahaya, E’ una Cactacea, appartiene cioè alle piante grasse, è una rampicante e utilizza come sostegno alcuni alberi, raggiungendo anche l’altezza di dieci metri. A occuparsi della sua impollinazione sono pipistrelli e falene, perché la sua fioritura avviene durante la notte e può accadere più volte in un anno.

Ama i climi tropicali e sopporta molto bene le temperature fino ai 45°, può invece morire quando il clima molto freddo raggiunge temperature sotto lo zero.

La pitaya rossa ha un involucro che va dal rosa scuro al rosso, dentro invece è di solito bianca con dei semini commestibili neri, esistono varietà di pitaya con polpa rossa e pitaya gialla che presenta una buccia gialla. La polpa è cremosa ed ha un sapore che può essere paragonabile a quello del kiwi e della pera mischiati, o a quello del fico d’india. Il peso può variare molto, dai 150 ai 600 grammi.

Il frutto del drago è ricco di vitamina C, B1, B2, B3 e vitamina E, di proteine, di sostanze antiossidanti, minerali (tra cui ferro, fosforo, calcio e potassio) e le fibre.

Grazie alle grandi quantità di vitamine presenti nella pitaya, lo zucchero viene trasformato in fretta in energia. Ideale quindi in quei periodi dove ci si sente giù di corda e prevale lo stress e il nervosismo. Le proteine vanno a sostenere l’attività muscolare. Perfetto per gli sportivi o chi vuole iniziare a praticare un’attività fisica dopo un lungo periodo di vita sedentaria. Essendo un frutto ricco di fibre, la pitaya regola anche le funzioni dell’intestino, combattendo la stitichezza. Le numerose vitamine (in particolar modo la vitamina C) vanno a supportare il sistema immunitario, prevenendo l’attacco dei batteri e di varie malattie influenzali. La vitamina C inoltre, stimola la produzione di collagene e pertanto rende il frutto del drago un alleato anti-invecchiamento.

Lo potete mangiare fresco: apritelo a metà e con un cucchiaino prelevate la polpa. se volete esaltarne il gusto potete condirlo con del limone e l’aggiunta di zucchero. e’ buonissima anche aggiunta ai frullati e ai cocktail.

Una bevanda buonissima e molto in voga nei paesi dove la pianta madre nasce spontanea, è l’agua de pitaya. Prepararla è facilissimo. Basta estrapolare tutto il contenuto del frutto, metterlo in un bicchiere e aggiungerci limone e zucchero. Mischiare veloce fino a quando non si ottiene un mix uniforme.