Segreti in tavola
Che cosa rende così speciali le Olive Taggiasche? Piccole e affusolate, profumano intensamente di mare, di sole e di macchia mediterranea. Sono il cuore verde e inconfondibile del Ponente ligure, dove crescono tra i muretti a secco delle colline imperiesi. Qui, gli ulivi secolari si arrampicano con tenacia tra la roccia e il vento salmastro, in una vera e propria “coltivazione eroica” che regala frutti piccoli ma di grande personalità.
Un riconoscimento di valore: L’IGP
Oggi, queste perle liguri hanno ottenuto l’Indicazione Geografica Protetta (IGP). Questo traguardo celebra non solo la qualità dell’olio, ma soprattutto la lunga e preziosa tradizione delle olive Taggiasche da mensa, che sono piccole ma grandi protagoniste della tavola italiana. Il riconoscimento porta l’Italia a un nuovo record europeo nel settore agroalimentare, testimoniando la sapienza contadina e l’identità di un territorio.
Profilo organolettico e lavorazione
In bocca, l’Oliva Taggiasca è un piccolo miracolo di equilibrio: il sapore è dolce e fruttato, con un retrogusto leggermente amarognolo e mandorlato. La polpa è morbida, carnosa e si stacca con facilità dal nocciolo, rendendo l’esperienza gustativa estremamente piacevole.
Le olive vengono raccolte tra novembre e febbraio, nel momento in cui i frutti virano dal verde al viola scuro. Vengono poi messe in una salamoia leggera secondo una ricetta tramandata da generazioni, che utilizza solo acqua, sale e, soprattutto, tempo. È proprio la lenta e paziente stagionatura a rendere le Taggiasche da mensa così armoniose, dal sapore elegante e mai invadente.
In cucina: versatilità e tradizione
Grazie al loro sapore distintivo, le Taggiasche sono incredibilmente versatili. Sono perfette per arricchire aperitivi e antipasti, ideali per focacce, insalate e pizze, e insostituibili per impreziosire un piatto di pesce al forno o il tradizionale Coniglio alla Ligure. Il loro nome deriva da Taggia, un borgo antico vicino a Sanremo, dove si narra che i monaci benedettini abbiano introdotto la cultivar dalla Provenza intorno all’VIII secolo. Da allora, la Taggiasca è diventata un simbolo di sapienza contadina, pazienza e profondo amore per la terra.
Piccole? Sì. Ma con un carattere grande così. Le Olive Taggiasche sono la prova che la Liguria sa racchiudere in pochi centimetri tutto il gusto, la luce e la forza del suo paesaggio.