Good Life

26.06.2021

Il modo di cuocere la pasta influenza l’indice glicemico e gli effetti sugli ormoni che regolano il metabolismo. Un regime alimentare finalizzato al dimagrimento deve includere la pasta, e in generale i carboidrati, purchè sia consumata in porzioni adeguate e cucinata o al dente perché la cottura breve riduce l’assorbimento dei carboidrati, oppure ripassata in padella. Infatti il tuffo in un cucchiaio di olio caldo (non fritto ma portato a 40 °C , temperatura che lascia infatti i principi attivi inalterati) porta alla formazione di complessi non digeribili sulla superficie della pasta. Otteniamo, quindi, un piatto a ridotto carico glicemico che determina un minore rilascio di insulina. E per condire, largo alle fibre. Scegli sughi ricchi di fibre vegetali. Scotta in olio EVO la verdura scelta, poi frullane a pezzetti il resto. Salta la pasta velocemente in padella con le verdure e aromi. Condisci con crema ottenuta. Il risultato sarà gustoso e funzionale.

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato all’utilità dei limoni anche dopo spremuti)