Segreti in tavola

20.01.2019
Pasta di Gragnano IGP
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– Si è guadagnata il titolo di “città dei maccheroni” grazie alla sua tradizione secolare di produzione di pasta di altissima qualità. Sicuramente ne avrete sentito parlare: si tratta di Gragnano, in provincia di Napoli. Pensate che nel corso dei secoli la pasta è stata talmente importante per la città che alcune strade furono rimodellate appositamente per favorire l’esposizione alla luce del sole, fondamentale per l’essiccazione della pasta.
– Questo processo infatti avveniva all’aperto, per le vie di Gragnano. Il microclima della città è perfetto per la produzione della pasta: infatti Gragnano è sviluppata su diversi livelli altimetrici, da 350 fino a quasi 600 metri, su un pianoro che si affaccia sul mare, e ha un clima mite e leggermente umido per tutto l’anno, l’ideale per essiccare la pasta in maniera naturale e graduale. Inoltre, l’acqua utilizzata per la produzione della pasta di Gragnano è esclusivamente quella della falda acquifera locale, che sgorga dalle sorgenti del Monte Faito: si tratta di un’acqua pura e povera di calcare, che conferisce al prodotto finale un gusto inconfondibile.
– Ma non sono solo le caratteristiche climatiche e ambientali a influire sulla qualità della pasta di Gragnano: anche le tecniche di lavorazione, tradizionali e tramandate di generazione in generazione, sono fondamentali. In particolare, è importantissimo l’uso della trafila al bronzo, che conferisce alla pasta una rugosità che le permette di trattenere a perfezione il condimento.
– Per tutti questi motivi la pasta di Gragnano ha ottenuto il riconoscimento europeo IGP nel 2013.
– È commercializzata in moltissimi formati diversi, quindi ce n’è per tutti i gusti!
– Volete sapere il segreto per esaltare al meglio il gusto della pasta di Gragnano? Provate a cuocerla utilizzando la tecnica della cottura passiva! È molto semplice: bisogna portare l’acqua ad ebollizione, buttare la pasta, lasciarla cuocere per due minuti, poi spegnere il gas e far continuare la cottura a fuoco spento fino a completare il tempo di cottura indicato sulla confezione. In questo modo si eviterà la dispersione dell’amido e del glutine, preservando sapori ed elementi nutritivi.