Segreti in tavola

11.08.2019
Paprika
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Sapete che la paprica è una spezia che deriva dal peperoncino? E’ il risultato del lavaggio, del taglio, della mondatura e dell’essicazione di una o più qualità di Capsicum, ovvero peperoncino. Ma quel che differenzia a paprica dalla polvere di peperoncino, ed eventualmente una paprica dolce da una forte è la fase di mondatura, in cui il peperoncino viene tagliato e privato della placenta con i semi annessi. La paprica quindi non è sinonimo di POLVERE di PEPERONCINO e, pur considerandone la variante forte o piccante, non si avvicina lontanamente alla spezia ottenuta macinando anche i semi e la placenta.
Il sapore e, soprattutto, il grado di piccantezza, dipende dal tipo di peperoncini usati e dal fatto di essiccare e macinare solo la polpa oppure anche i semi: che esistono tipologie meno piccanti, come la paprika dolce e tipologie più piccanti, come la paprika rosa e quella semidolce.

La paprika ha un elevato quantitativo di vitamina C, inoltre contiene una sostanza, la capsicina che stimola l’afflusso di sangue. E’ anche uno stimolante gastrico, ha proprietà antireumatiche ed antifermentative, è un antisettico, un disinfettante e un tonico. Inoltre aiuta a contrastare la caduta dei capelli e ne stimola la crescita.
La paprika si può acquistare in polvere, in vasetti oppure sciolta, a peso, nei negozi specializzati in spezie o nella grande distribuzione. Il segreto per conservarla? mettetela in recipienti al riparo della luce e consumatela velocemente perché tende a scurire e ad acquistare un sapore sgradevole.