Segreti in tavola

23.11.2019
“Panettone senza Confini”
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È il dolce natalizio per eccellenza anche se non tutti ne vanno pazzi, per esempio i miei figli… Ma com’è nato il panettone? In effetti non si sa con precisione quando sia stato inventato e da chi. Si sa solo che si inizia ad avere traccia dell’esistenza di questo pane dolce nella Milano dei tempi di Ludovico il Moro, verso la fine del XV secolo.
Ci sono ben 3 leggende: la prima lo vuole invenzione di Ugo, un falconiere di Ludovico il Moro, divenuto garzone nella bottega del pane di Toni, padre di Adalgisa, la fidanzata di Ugo. Una notte Ugo aggiunse una grande quantità di burro al pane che stava impastando. Il pane di Toni divenne famosissimo in città e considerato il migliore di Milano. Sotto le feste di Natale, Ugo arricchì la ricetta con zucchero, uova, pezzetti di cedro candito e uva sultanina. Fu un successo: sulla tavola, a Natale, quasi non c’era milanese che non avesse il “pangrande” o il “pan del Toni” (da cui la parola panettone).
La seconda leggenda, invece, ha come ambientazione proprio la corte di Ludovico il Moro, durante un sontuoso banchetto di Natale, dove un famoso cuoco al servizio di Ludovico, aveva creato personalmente l’impasto di un dolce straordinario, la cui ricetta segreta si tramandava di padre in figlio, da secoli, all’interno della sua famiglia. Non tutto, però, andò per il verso giusto e il cuoco scordò di togliere per tempo il dolce dal forno, bruciandolo e rendendolo immangiabile. Per fortuna, un servo di nome Toni aveva tenuto per sé un po’ dell’impasto del dolce ormai perduto a cui aveva aggiunto un po’ di frutta candita, uova, zucchero e uvetta. Voleva cuocerlo al termine del proprio lavoro per avere qualcosa di buono da mangiare. Il cuoco, scoperto l’impasto avanzato, decise di dargli forma di pane e portarlo comunque alla tavola del principe. Anche questa volta fu un successo: non solo il pan del Toni piacque a Ludovico e ai suoi commensali, ma il cuoco fu obbligato a servirlo a tutti i banchetti natalizi degli anni successivi, e presto l’usanza si diffuse fra tutta la popolazione. La terza leggenda vede protagonista una suora: suor Ughetta cuoca di un convento milanese e che, per Natale, pensò di fare un dolce per le altre consorelle usando i pochi ingredienti disponibili nella dispensa del monastero. Al solito impasto del pane aggiunse uova e zucchero, canditi e uvette. Per benedire quel pane natalizio vi tracciò sopra, con il coltello, una croce. Le suore apprezzarono e anche questa volta, a Milano, il passaparola fu incredibilmente veloce: i milanesi cominciarono a fare offerte al convento per portare a casa un po’ di quel pane speciale.
Comunque sia nato Domenica 24 novembre se siete a Palermo, non dovete perdervi “Panettone senza Confini”, la manifestazione che porta a Palermo i panettoni artigianali di qualità di tutt’Italia! una giornata, che si aprirà in mattinata presso la Sala De Seta, ai Cantieri Culturali della Zisa, dove potrete ascoltare alcuni dei più importanti Maestri Pasticceri come Debora e Iginio Massari, Achille Zoia e Fabrizio Donatone sul tema dei Lievitati e degli ingredienti di qualità in pasticceria”.
Nel pomeriggio, invece, potrete assaggiare tutti i Panettoni in gara e i prodotti delle numerose aziende del territorio presenti e farete anche del bene perchè l’intero ricavato dell’evento, anche grazie alla collaborazione con “La culla di Alice Onlus” che opera nella realtá siciliana, verrà, infatti, destinato alla Onlus Starterprius, che ha come fine la scolarizzazione dei bambini siriani e si occupa direttamente dell’organizzazione dell’evento in collaborazione con Chezmoibyfausto.
Sará possibile accedere alla manifestazione solo acquistando il biglietto online (fino ad esaurimento dei posti disponibili) sul sito evenbrite.it