Travel Experience
Siamo in Brasile, ma dimenticate spiagge e samba. Ouro Preto è tutto un altro mondo: barocco, pietra, oro, silenzio. Strade ripide e acciottolate conducono a chiese dorate e balconi in ferro battuto che narrano storie di miniere, schiavitù e resistenza. Qui, il tempo sembra essersi fermato nel XVIII secolo.
Cammino piano, perché ogni angolo è un’opera d’arte. Entro nella chiesa di São Francisco, capolavoro del genio Aleijadinho, artista senza mani. Tutto è scolpito nel legno con una delicatezza commovente. Le decorazioni sembrano vive, cariche di sentimento e dolore.
Il cielo qui pare sempre più vicino, forse per l’altitudine di 1000 metri. O forse perché la storia ha lasciato impronte profonde in questo luogo. Impronte che si sentono sotto i piedi, si respirano nell’aria e si ascoltano nei racconti degli abitanti.
Ouro Preto non è una meta turistica che si impone. Ti osserva, ti concede tempo. E poi ti entra dentro, con quella saudade brasiliana, un misto di malinconia e amore. Una nostalgia che si insinua già mentre sei lì.