Segreti in tavola

19.11.2020
Eugenio Signoroni curatore della Guida Osterie di Slow Food ci svela i segreti della nuova edizione
PLAY

Questa è davvero un’edizione speciale di Osterie d’Italia. Ma non lo è per meriti di redazione bensì perché questo – lo sapete bene – è un anno speciale.

Abbiamo pensato a lungo a che cosa avremmo dovuto fare in un periodo così complesso: abbiamo riflettuto anche sulla possibilità di uscire o meno, noi che comunque ci occupiamo di critica, seppure in un modo diverso dagli altri. Come avremmo potuto farlo quest’anno? Ci siamo resi conto – e tanti di voi ce lo hanno detto forte e chiaro – che queste pagine sono una testimonianza importante di un pezzo di Paese, rappresentano una comunità fatta di osti, di territori e di appassionati avventori che le osterie le vivono. Le piccole grandi economie di territorio, fatte di gestioni familiari, di imprese agricole, di reti virtuose, hanno saputo resistere e da piccole trasformarsi e apparire grandi a chi non le conosceva ancora. Anche perché in tanti sono voluti venire da voi, cari osti, tornare a vivere con emozione la vostra tavola e convivialità: in un periodo in cui si è stati costretti a molte rinunce, il mondo delle osterie e delle trattorie ha tenuto e dimostrato di occupare un posto particolarmente rilevante nella scala di valori di buona parte degli italiani.

Per tutte queste buone ragioni ci siamo resi conto che dovevamo esserci, fare la nostra parte, dire a tutti che la nostra comunità resiliente c’è e che l’attuale è un momento in cui saprà farsi sentire anche più di prima. La nostra guida, che continua a essere l’unica voce forte di una parte importante del mondo della ristorazione, è una testimonianza concreta di tutto questo.

Consentiteci solo una scelta, legata al fatto che il lavoro di quest’anno, il vostro e il nostro, non si poteva valutare nella stessa maniera di sempre. Dunque abbiamo deciso di non eliminare nessuna delle osterie presenti lo scorso anno, limitandoci a raccontare le belle novità che abbiamo incontrato sulla nostra strada. Inoltre, per scelta – politica – non abbiamo assegnato Chiocciole a nessuno. Anche perché, quest’anno, è un po’ come se l’avessimo assegnata a tutte le osterie in guida.

Osterie d’Italia, dal 18 novembre nelle librerie.