Segreti in tavola

25.10.2025
Orgoglio di Pasta. Margherita Mastromauro ci spiega l’Italia che si racconta in un piatto
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Il 25 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Pasta, simbolo del Made in Italy, della convivialità e dell’identità nazionale. Un’occasione per celebrare l’orgoglio di un piatto che unisce il mondo.

C’è un profumo che racconta chi siamo e da dove veniamo: è quello della pasta che cuoce. In occasione del World Pasta Day 2025, la parola chiave è orgoglio. Secondo una ricerca di AstraRicerche per i pastai di Unione Italiana Food, la pasta è considerata da un italiano su due la vera ambasciatrice del Paese nel mondo, entrando nella Top 5 dei motivi di orgoglio nazionale, insieme a monumenti, arte e letteratura.

Identità, salute e sostenibilità

La pasta non è solo un patrimonio gastronomico, ma un elemento identitario e culturale. La Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione ne ha confermato i benefici, riconoscendola come un alimento completo, equilibrato e anche amico dell’ambiente.

Il settore, guidato dall’Italia, continua a crescere globalmente. Nel 2025, la produzione mondiale ha superato i 17 milioni di tonnellate, con l’Italia leader assoluto grazie a 4,2 milioni di tonnellate prodotte. Di queste, quasi il 60% viene esportato in oltre 200 Paesi, confermando la sua leadership globale. Ogni giorno, 80 milioni di porzioni di pasta italiana finiscono sulle tavole del mondo: un filo invisibile che lega Roma a Tokyo, Bari a New York.

La celebrazione a Roma e sui Social

A Roma, la Galleria Alberto Sordi ospita la mostra digitale Orgoglio Pasta, un viaggio tra tradizione, gusto e sostenibilità. L’iniziativa celebra la pasta come simbolo culturale e gastronomico strategico per l’economia e l’identità nazionale, con la partecipazione di pastai e istituzioni.

La festa continua a livello globale sui social media con la maratona #WorldPastaDay, dove chef, giornalisti e food lover condividono il loro piatto del cuore. Perché ovunque si vada, davanti a un piatto di pasta, ci si sente sempre un po’ a casa.