Travel Experience

28.05.2020
Oasi di Tamerza - Tunisia
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Il deserto ha un grande, immenso, fascino. La musica del vento che scivola sulla sabbia, la quiete di un paesaggio che è si uguale a se stesso, ma ogni volta diverso, la sua gente che vive in un tempo e con un tempo tutto suo. In Tunisia ci sono molti tipi di deserto, si passa da quello sabbioso a quello nelle montagne ed è proprio per l’amore per questo ambiente così particolare che avevamo deciso di visitare le oasi di montagna. Partendo da Tunisi il viaggio è molto lungo e consiglio di dividerlo in due tappe, vedrete che lungo la strada sono molti i punti in cui vi vorrete fermare. Tameghza o Tamerza era già conosciuta dai romani che la avevano chiamata Ad Turres. Il canyon che percorrerete durante la visita è una vera meraviglia della natura, mentre il villaggio abbandonato ci riporta all’alluvione del 1969 durante il quale piovve per 22 giorni. L’acqua infatti non manca, addirittura vi potrete rinfrescare sotto piccole cascate di acqua limpida. Il verde dell’oasi è una vera apparizione all’interno di questo ambiente in cui il colore della sabbia e della roccia predominano. Nell’oasi il maestro delle acque, colui che gestisce le risorse idriche, lo fa tramite canali che raggiungono capillarmente ogni appezzamento, ogni palma, ogni albero da frutto. I datteri che assaggerete sono dolcissimi e vi sembrerà di non averne mai mangiati prima di migliori e probabilmente avrete ragione. A pochi chilometri troverete Chott el Jarid, un lago salato che è un vero paradiso per migliaia di uccelli migratori. Non lo perdete, mi raccomando.