Segreti in tavola

01.11.2021
Novembre, mese della melagrana
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Sapevate che Novembre è il mese della melagrana? Il nome “melograno” deriva dal latino malum (“mela”) e granatum (“con semi”). La forma del melograno, in effetti, ricorda quella di una mela, ma all’interno ci sono numerosi chicchi dal gusto leggermente acidulo.
Con il termine melograno spesso si indicano sia l’albero che il frutto, ma più correttamente in italiano il frutto viene chiamato melagrana. L’albero del melograno è originario dell’Asia e nel corso dei secoli ha raggiunto l’Europa e l’Italia.
Il frutto è speciale e ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo e anche la pianta è un portafortuna! Già ai tempi dell’Antica Grecia, Ippocrate lo definì un vero e proprio rimedio medicamentoso da prescrivere come antiparassitario, antinfiammatorio e per combattere i casi di diarrea cronica.
La melagrana è ricca di vitamina A e B e contiene tannino, che ha proprietà astringenti. Contiene anche flavonoidi, sostanze antiossidanti che proteggono il cuore e le arterie, per questo i suoi estratti possono essere un valido aiuto per prevenire alcune importanti malattie come l’ipercolesterolemia, l’arteriosclerosi e altre patologie cardiovascolari (ictus, infarto).
Come scegliere i frutti? Comprare i frutti dal colore più scuro e più pesanti (in proporzione alle dimensioni): vuol dire che hanno più polpa e succo.
Le melagrane si mangiano prevalentemente crude. Essendo impegnative da sbucciare, molti preferiscono berne succo estratto dalla polpa, fresco o conservato. Il segreto per sgranarla fate un taglio orizzontale sulla buccia, in modo che percorra tutta la circonferenza del frutto senza però tagliare da parte a parte (altrimenti si taglieranno i semi e si rischierà di macchiare tutto), solo sullo strato superiore più duro. Poi afferrate le due metà del frutto e separatele con le mani. Infine prendete un cucchiaio e sbattetelo con fermezza sulla buccia di una delle due metà melagrana, tenendola “a faccia in giù” (cioè con i semi rivolti verso il basso). Vedrete che i chicchi cadranno giù con una facilità impressionante! vi consiglio di mettere qualcosa sotto il frutto da sgranare durante l’operazione, altrimenti i semi schizzeranno da tutte le parti.

8Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al Pinot Nero con Cristina Mercuri)