Segreti in tavola

02.06.2025
Antimo Caputo ci svela i segreti della XXII edizione Campionato del Mondo del Pizzaiuolo
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“Crescere senza mai perdere gli stessi valori, rimanendo un’azienda di famiglia. Forti delle radici di mugnai, guardiamo sempre al futuro.” Con queste parole, Antimo Caputo, CEO di Mulino Caputo, riassume la filosofia dell’ storica azienda partenopea. E il futuro è già presente: oltre alla sede di San Giovanni a Teduccio a Napoli e allo stabilimento di Bergamo dedicato al senza glutine, è in arrivo un’importante novità. “A Campobasso,” annuncia Caputo, “a breve nascerà il mulino più green e moderno d’Europa.” Un progetto ambizioso che prevede l’inaugurazione entro la fine del 2026 e l’assunzione nel tempo fino a 100 persone.

L’occasione per delineare questi importanti passi è offerta dalla ventiduesima edizione del “Campionato Mondiale del Pizzaiuolo-Trofeo Caputo“, un evento di risonanza globale in programma a Napoli dal 3 al 5 giugno, presso il Padiglione 1 della Mostra d’Oltremare.

Mulino Caputo: Tradizione Mugnaia e Visione Innovativa

L’identità di Mulino Caputo è profondamente legata alla sua storia e all’arte della macinazione, ma con uno sguardo costantemente rivolto all’innovazione e alla sostenibilità. Il nuovo impianto di Campobasso ne è la prova tangibile, puntando a diventare un modello di efficienza energetica e modernità nel settore molitorio europeo. Questo investimento non solo rafforzerà la capacità produttiva dell’azienda, ma creerà anche significative opportunità di lavoro nel territorio.

Il Campionato Mondiale del Pizzaiuolo – Trofeo Caputo: Un Palcoscenico Globale per la Pizza

Il “Campionato Mondiale del Pizzaiuolo-Trofeo Caputo” non è una semplice competizione, ma un vero e proprio osservatorio sulle evoluzioni della pizza nel mondo. “È l’unico campionato itinerante al mondo che parla dei pizzaioli, in tutti i continenti,” spiega Antimo Caputo. “Questo permette di intercettare tutte le nuove tendenze e le esigenze dei consumatori. I pizzaioli napoletani girano il mondo per ‘colonizzare gastronomicamente’ e nel segno di Napoli i vari Paesi, mantenendo l’identità ma aperti al nuovo. Insomma, il Campionato è luogo di confronto non di chiusura. Senza dimenticare che tecnica e ingredienti camminano insieme.”

L’impatto della vittoria alla Caputo Cup è spesso trasformativo: “Sempre, in ogni edizione, chi si è aggiudicato il trofeo si è garantito un successo capace di cambiargli la vita, registrando evoluzioni professionali clamorose,” aggiunge il CEO.

Edizione 2025: Talenti da Tutto il Mondo e Nuove Sfide

Quest’anno, dopo selezioni preliminari nei rispettivi Paesi d’origine, oltre 500 maestri pizzaiuoli provenienti da più di 100 nazioni in Europa, Asia e America si sfideranno a Napoli per il titolo iridato. La competizione attrae giovani talenti che valorizzano l’aspetto artigianale della preparazione degli impasti. Tra le nazioni partecipanti figurano Giappone, Corea, Taiwan, Thailandia, Cina, Svizzera, Nuova Zelanda, Germania, Austria, Bulgaria, Macedonia, Polonia, Montenegro, Ungheria, Danimarca, Francia, Serbia, Croazia, Romania, Slovenia, Inghilterra, Brasile, Messico, Stati Uniti, Argentina e Cile.

“La Caputo Cup rinnova la sfida di portare, in giro per il mondo, il buon cibo italiano,” sottolinea Antimo Caputo. “La pizza, che a Napoli vede la sua nascita e la sua evoluzione, nel corso degli anni ha assunto tanti stili, contenuti, tendenze, e tutto ciò rende la nostra città la capitale indiscussa della pizza. I giovani sono quelli che osano e sperimentano di più, proponendo, per esempio, cornicioni spinti, croccanti, ma la pizza tradizionale mantiene alta la sua rinomanza. La pizza è come Napoli, ha tanti colori, tante consistenze, è inclusiva e non si ferma mai.”

L’inaugurazione dei tre giorni di gare è prevista per il 3 giugno alle ore 12:00, con il taglio del nastro da parte di Antimo Caputo, l’accensione dei forni e l’inizio delle prime avvincenti competizioni.