Segreti in tavola

17.09.2019
Momordica
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E’ una via di mezzo tra zucca e zucchina, con un inconfondibile sapore amaro, tanto da essere nota con il nome di bitter melon o, in Italia, zucca amara. Si chiama momordica e viene dalle regioni tropicali e subtropicali, dall’India all’Asia, fino all’Africa, ai Caraibi e all’Australia.

La pianta rampicante della momordica, della famiglia delle Cucurbitacee, si ramifica in altezza, sprigionando un odore pungente e sgradevole e producendo frutti bitorzoluti simili a zucchine, dal colore inizialmente verde che poi vira verso il giallo-arancio. I frutti vanno raccolti prima di raggiungere la maturazione completa, altrimenti sarebbero troppo amari, e i semi e la buccia vanno scartati perché contengono alcaloidi tossici.

La momordica è sempre stata considerata un’importante pianta medicamentosa: nella medicina ayurvedica è riconosciuta come un valido rimedio per gotta, fegato e milza, mentre nel centro e sud America il suo infuso è tradizionalmente sfruttato contro i raffreddori e per abbassare la febbre.

Negli ultimi anni è stata riscoperta anche in Europa grazie a degli studi che hanno evidenziato la presenza di polipeptide-P, una sorta di insulina vegetale che aiuterebbe a regolare i livelli di zucchero nel sangue soprattutto in soggetti diabetici. Inoltre la momordica contiene anche vitamine A, B e C, sali minerali, fa bene alle attività intestinali e aiuta a rafforzare il sistema immunitario.

Si può assumere essiccata, a pezzetti o in polvere, oppure sotto forma di infuso e tè per attenuarne il sapore amaro. Si può anche bere la spremuta di momordica, oppure utilizzare il frutto fresco o le foglie, come in molte ricette asiatiche.

Se il sapore della momordica vi sembra troppo amaro per i vostri gusti, vi svelo un segreto: per smorzare il più possibile la sua amarezza, la momordica va lasciata a lungo immersa in acqua salata e molto calda.