Da Non Perdere

22.01.2019

L’intervista di Prisca Civitenga a Michele Riondino

L’attore tarantino noto al grande pubblico per la serie tv “Il giovane Montalbano”, padrino dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, arriva sul palco del Teatro Eliseo di Roma dal 22 gennaio al 3 febbraio, tra i protagonisti del capolavoro del russo Michail Bulgakov “Il Maestro e Margherita”, messo in scena dal regista Andrea Baracco. Francesco Bonomo interpreta il Maestro, scrittore perseguitato dalle autorità sovietiche e rinchiuso in manicomio, Federica Rosellini è Margherita, la sua amante, mentre Riondono veste i panni di Woland, ossia Satana, che nell’ atea Unione Sovietica si troverà a dover dimostrare l’esistenza di Dio. Questo è solo uno dei piani di lettura di un romanzo complesso e funambolico, che intreccia anche la storia parallela di Ponzio Pilato e del processo al Messia, al centro dell’opera del Maestro. Riondino si trova a suo agio nelle vesti del Diavolo, il principe dell’inganno, colui che prende in giro l’umanità e che non può che riderne, come ci mostra nel ghigno satanico da molti paragonato al sorriso del Joker di Heath Ledger.

E parlando di cinema, non manca molto a che rivedremo Michele Riondino sul grande schermo. Dopo aver lavorato con tanti registi italiani, da Marco Risi a Daniele Vicari e Mario Martone, l’attore ha accettato una nuova sfida, quella di un musical. Sarà nelle sale per San Valentino, il 14 febbraio, “Un’avventura”, struggente storia d’amore scandita dalle canzoni di Lucio Battisti e Mogol. Protagonisti un aspirante musicista e una giramondo, Francesca, interpretata da Laura Chiatti. La regia è di Marco Danieli, David di Donatello come miglior regista esordiente con “la ragazza del mondo”, mentre le coreografie sono di state realizzate da Luca Tommasini.

 

Trailer di “Un’avventura”