C’era un tempo in cui il Perricone era tra i grandi protagonisti delle tavole siciliane, poi il suo nome è scivolato nell’ombra, quasi dimenticato. Eppure questo vitigno autoctono, dalla personalità decisa e affascinante, oggi sta vivendo una nuova primavera. 

In questa puntata Maurizio Dattero appassionato esperto di vino e animatore dell’enoteca on line in-wine.com ci svela i segreti di questo vitigno antico conosciuto anche come Pignatello, soprattutto nella zona del Trapanese e coltivato già nel XIX secolo lungo la costa occidentale dell’isola. Un vitigno che ama il sole cocente e i terreni aridi, e restituisce vini dal colore rubino intenso, profumati di spezie, frutti rossi e macchia mediterranea. Lo si trova in purezza o in blend, spesso al fianco del Nero d’Avola, ma è anche uno degli attori principali nella DOC Eloro e nella Contea di Sclafani. Più raro, più schivo rispetto ad altri rossi siciliani, ma proprio per questo affascinante: il Perricone è un vino che racconta la Sicilia più autentica, quella che non si concede facilmente, ma che sa sorprendere chi sa aspettare.