Segreti in tavola

21.01.2020
Marrone di Castel del Rio IGP
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– Se non ne avete ancora avuto abbastanza di castagne e marroni, ho una buona notizia per voi: i marroni di Castel del Rio si conservano fino alla primavera!
– Se ancora non conoscete questo gustoso prodotto della valle del Santerno, in Emilia Romagna, ve lo racconto io.
– Innanzitutto ricordiamo che i marroni si distinguono dalle castagne perché sono più grandi, hanno una buccia e una pellicina più sottili e più facili da eliminare, e hanno un sapore e un profumo più intensi.
– I marroni di Castel del Rio, poi, rappresentano una vera prelibatezza nel panorama italiano, tant’è che hanno ottenuto il riconoscimento IGP, per via della lunga tradizione di castanicoltura della zona, delle ideali condizioni del terreno e del clima, e per garantire la genuinità e la qualità del prodotto.
– Infatti i marroni di Castel del Rio, oltre a essere naturalmente buoni, non vengono coltivati con l’impiego di nessuna sostanza chimica e anche il procedimento utilizzato per aumentarne la conservabilità è totalmente naturale: semplicemente i marroni vengono lasciati per 8 giorni immersi nell’acqua, in modo da provocare una leggera fermentazione.
– Il marrone di Castel del Rio ha un sapore molto dolce e intenso, e si può riconoscere per la forma oblunga, con buccia di colore marrone scuro brillante. È ricco di sostanze nutritive benefiche per il nostro organismo, soprattutto potassio e fosforo, che lo rendono una vera miniera di energia.
– Volete sapere il segreto per preparare delle caldarroste perfette con i vostri marroni di Castel del Rio? Cercate di effettuare la cottura più breve e intensa possibile. In questo modo, infatti, la parte interna si mantiene tonica e croccante al punto giusto; mentre invece una cottura dolce e prolungata fa spesso ottenere marroni molli o, peggio ancora, rinsecchiti.