Segreti in tavola

10.01.2022
#mangiamoitaliano – L’olio Roma IGP
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Sapevate che l’ultima denominazione d’origine in ordine di tempo è arrivata in abito oleario? Sto parlando dell’inserimento dell’Olio di Roma IGP nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea lo scorso 2 agosto 2021.

Nel Lazio, l’olivo è tra le colture più diffuse, sia a livello territoriale che imprenditoriale e, oltre al suo impiego come coltura agraria, l’olivo svolge un importante ruolo di salvaguardia del territorio e della biodiversità del paesaggio agrario.

Il marchio IGP garantisce che il prodotto è ottenuto per almeno l’80% da precise varietà di olive: le cultivar ammesse sono ben dodici, di cui due non autoctone, ovvero non tipiche del territorio Esattamente, tra quelle tipiche del vasto territorio, troviamo le varietà Itrana, Carboncella, Moraiolo, Caninese, Salviana, Rosciola, Marina, Sirole, Maurino e Pendolino; mentre, per quelle definite di “uso consuetudinario” e non autoctone, vi sono Frantoio e Leccino.

La zona di produzione dell’Olio di Roma IGP si estende nell’intera provincia di Viterbo e in numerosi comuni della provincia di Rieti, Roma, Frosinone, Latina, nella regione Lazio.

Come sappiamo l’olio extravergine di oliva è in assoluto il condimento con il miglior equilibrio di grassi perché privo di colesterolo, estremamente ricco acidi grassi monoinsaturi, in particolare l’acido oleico, contiene una piccola percentuale di acidi grassi polinsaturi ed è povero di grassi saturi. L’elevato contenuto di acidi grassi monoinsaturi, in particolar modo di acido oleico, rende l’olio extravergine di oliva particolarmente resistente e stabile alle alte temperature. Il rapporto ottimale tra omega 6 e omega 3, similare a quello del latte materno, lo rende il grasso da condimento migliore per l’alimentazione di tutti, bimbi in svezzamento compresi. Inoltre è ricco di polifenoli, che sappiamo essere sostanze a potente azione antiossidante il cui contenuto è direttamente proporzionale alle note amare e piccanti dell’olio: pensate che gli olii di qualità più elevata ne possono contenere ben oltre 250 mg/kg; contiene Vitamina E e lo squalene, sostanze a forte azione antiossidante.

Come riconoscere l’Olio di Roma IGP? cominciamo col dire che si può commercializzare in vari formati a norma di legge fino a un massimo di 5 litri di capacità che devono essere sigillati e provvisti di etichetta, e poi è importante l’analisi organolettica: l’Olio di Roma ha un bel colore dal verde al giallo oro, con sentori fruttati al naso e note amare e piccanti al palato.
Ideale sulle zuppe di legumi, la carne le verdure tipiche come i carciofi alla romana, o semplicemente su una bella bruschetta!

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al salame d’oca di Mortara)