Segreti in tavola

21.07.2022
Lo chef Franco Aliberti ci svela i segreti del suo nuovo libro UNO: il limone
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L’idea alla base di questo libro di Franco Aliberti è semplice quanto potente: imparare a cucinare con un solo ingrediente alla volta, imparando così a conoscerlo a fondo e valorizzandolo in tutte le sue parti, chiaramente anche riducendo le parti di scarto, in partico- lare per frutta e verdura (infatti, molto spesso non arriviamo a utilizzare tutte le parti commestibili del prodotto). Preparazioni sorprendenti in cui anche le parti solitamente considerate appunto “di scarto” diventano protagoniste e vengono valorizzate al massimo per piatti innovativi, sostenibili e a spreco zero. Per ognuno dei venti ingredienti inclusi nel libro sono previste 3 ricette, ognuna delle quali è un piatto vero e proprio composto da diverse preparazioni che permettono di valorizzare al 100% l’ingrediente principale. Nei vari capitoli ci sono poi approfondimenti con i segreti per usare al meglio tecniche e strumenti e per un risultato perfetto: trucchi, astuzie, metodi e stratagemmi che solo un addetto ai lavori può conoscere. Un libro unico nel suo genere che si inserisce nel fortunato filone della cucina facile e veloce, in particolare dei ricettari pensati per cucinare con pochi ingredienti, spesso diventati bestseller internazionali.

 

Franco Aliberti: il suo amore per la cucina inizia da ragazzo, grazie alla passione trasmessa da sua madre.
Coltivare la terra, gustarne i frutti appena colti, prepararne conserve sono ricordi d’infanzia che custodisce gelosamente.
A soli 14 anni inizia a collaborare, dopo la scuola, con piccole rosticcerie e pasticcerie e alcuni anni dopo decide di
trasferirsi a Salsomaggiore Terme per frequentare l’istituto alberghiero. Al termine degli studi, inizia a lavorare a Parigi
nel ristorante di Alain Ducasse. Tra le esperienze successive più importanti di Franco Aliberti c’è quella da Massimo Spigaroli all’Antica
Corte Pallavicina prima e quella presso Massimiliano Alajmo a Le Calandre di Padova poi. Collabora all’apertura di ALMA
(Scuola internazionale di cucina) in qualità di docente. Si trasferisce quindi a Erbusco per lavorare nella cucina di
Gualtiero Marchesi, che lo porta poi con sé a Milano, per l’apertura del Marchesino. A seguire, l’esperienza al ristorante
Vite di San Patrignano, per il progetto di centro della proposta educativa della comunità. Nel 2012 entra a far parte della
brigata di Massimo Bottura all’Osteria Francescana, dove affina ancora di più la sua arte nella pasticceria e matura il
desiderio di un ristorante tutto suo. Nel 2014 apre i battenti Evviva “dolci e cucina a scarto zero”, il suo ristorante a
Riccione, dove debutta come chef. Prima del suo ritorno a Milano, affianca lo chef Gianni Tarabini a La Preséf e all’interno
dell’Azienda Agricola de “La Fiorida” a Mantello, in Valtellina. Nel 2018 arriva a Milano, portando con sé una filosofia
etica e sostenibile che fin da subito entra a far parte del ristorante Tre Cristi. A Maggio del 2021 segue l’apertura, firmata
Enrico Bartolini, del ristorante gourmet Anima e dell’osteria Contemporanea e Urban Garden Bar Vertigo.

 

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al world rum day)