Travel Experience
Ultimo giorno sull’Isola delle Spezie, e non potevo chiudere meglio: una visita alle piantagioni di spezie nel cuore di Zanzibar.
Qui, dove la terra è rossa e fertile, cammino tra gli alberi di vaniglia, chiodi di garofano e pepe nero. Le guide, sorridenti e incredibilmente teatrali, ci invitano a riconoscere ogni aroma chiudendo gli occhi, trasformando la visita in un gioco sensoriale e affascinante.
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Curiosità dalla Terra Rossa: Scopro che la noce moscata cresce all’interno di un frutto simile a una piccola pesca, e che l’aromatica cannella si ottiene raschiando la corteccia dell’albero.
Ogni pianta racconta un pezzo fondamentale della storia di Zanzibar: quella dei commerci, dei potenti sultani e delle rotte marittime che hanno reso quest’isola un crocevia essenziale del mondo.
Mi regalano una collana intrecciata con foglie di palma e spezie fresche: un oggetto che profuma immediatamente di viaggi, mare e ricordi che dureranno a lungo. Un ultimo pranzo mi attende, con riso al cocco e pesce alla griglia, consumato guardando l’oceano.
Mentre l’aereo decolla, guardo dall’alto l’incredibile barriera corallina e penso che quest’isola non si dimentica. Zanzibar si sente nel vento, nella pelle, nel cuore.
È un luogo che ti insegna che la bellezza non fa rumore: scorre, come le sue maree.
Asante sana, Zanzibar. Tornerò.