Travel Experience
Amici oggi vi porto nella capitale europea posta più a Occidente, oltre ad essere l’unica ad affacciarsi sull’Oceano Atlantico, andiamo a Lisbona.
Il mio arrivo a Lisbona non poteva che partire dall’Alfama. Situato sul pendio compreso tra il Castelo de Sao Jorge e il fiume Tago, l’Alfama è il più antico
quartiere di Lisbona e questo io l’ho percepito nelle facciate delle case con l’intonaco corroso, gli azulejos stinti, i vicoli stretti dove risuonavano le voci come se fosse una qasbah. Un brulichio di viuzze e vicoli tortuosi, di scalinate che portavano ai miradouros, terrazze panoramiche che si affacciavano sul Tago e sulla miriade di case arroccate l’una sull’altra, che più le guardavo e più mi sembravano stringersi tra di loro.
In questi intrecci di stradine non ho visto spazio per la modernità: niente auto, niente supermercati, niente ristoranti alla moda.
Qui, ho trovato solo piccole botteghe di quartiere, drogherie e casas de fado, i locali dove si suona la musica tradizionale portoghese, struggente e melanconica, vera
espressione dell’anima di Lisbona.
Mi sono poi fatto accompagnare al Castelo de Sao Jorge uno degli edifici più antichi della città e uno dei siti più significativi e visitati dai turisti come me.
La sua posizione, sul colle più alto di Lisbona, mi ha regalato una vista mozzafiato su tutta la città e sull’estuario del fiume Tago; imperdibile è stato il giro delle mura per un panorama a 360 gradi. Insomma il Castelo de Sao Jorge è una delle attrazioni principali di Lisbona, adatto a chi ama passeggiare tra parchi e giardini e vuole godersi una splendida vista sulla città dall’alto delle sue mura.
Ho terminato la mia visita nel cuore della città, al Baixa, l’elegante quartiere ed il centro della vita diurna della capitale, con i suoi negozi alla moda, i ristoranti, le pasticcerie tradizionali e gli innumerevoli bar dove ho potuto gustare un bicchierino di porto invecchiato 30 anni.
La miglior attrazione della Baixa è l’Elevador de Santa Justa, ascensore-monumento in stile neogotico e decorato in ferro che mi ha condotto in cima a una
torre da dove mi si è aperta una vista a 360 gradi sopra Lisbona e le colline circostanti. Ed è da quella vista che ho ringraziato Lisbona, col più educato dei grazie… ovvero “Obrigado”.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Manila)