Travel Experience

21.07.2025
Lipari, il battito delle Eolie
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Avete mai sentito quel momento esatto in cui inizia una vacanza vera? Non  parlo del check-in, o del primo mojito, ma di quando senti che stai lasciando  tutto alle spalle: le mail, gli orari, il traffico, le notifiche. Ecco, per me è  successo appena ho messo piede su quel caicco, a Lipari, con la prua rivolta  verso l’orizzonte e il mare che faceva già da colonna sonora.

Lipari è l’isola giusta per cominciare. È viva, colorata, ha quell’aria da porto  principale ma senza troppa frenesia. Passeggiare tra le viuzze di Marina  Corta è come entrare in una cartolina che profuma di salsedine e granite.  Prima di salpare, mi concedo proprio quella: granita al caffè con panna,  rigorosamente con la brioche, quella senza buco, come sanno fare solo qui. 

Poi si parte davvero. Lontani dal porto, ci si lascia cullare dal vento e si inizia  a sentire il tempo che cambia ritmo. Prima sosta: Cala di Pietra Lunga. Acqua  così trasparente che pare finta. Mi tuffo senza pensarci due volte. Riemergo  con un sorriso addosso che resterà lì per giorni. 

A bordo, tutto è semplice e meravigliosamente lento. Il legno che scricchiola  sotto i piedi nudi, i suoni ovattati, e il pranzo che arriva giusto quando  cominciavi a chiederti se fosse l’ora: caponata, pane condito, pomodorini  dolci e quel filo d’olio che sa di sole. Qui anche mangiare è un rito. 

La sera ci trova in rada, con il cielo che si riempie di stelle e il silenzio che fa  da coperta. Si sente solo l’acqua che accarezza lo scafo, come a dire “riposa,  domani si ricomincia”.