Travel Experience

23.03.2021
Lione, la città delle luci
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Amici io sono sempre stato un grande fan delle sagre, ma non potevo immaginare che ciò potesse venire anche in una grande città, ed ecco che con mia grande sorpresa, vi parlo di quello che ho trovato a Lione, la città della quale vi parlo oggi durante la festa delle luci. Sono arrivato lì a metà dicembre insieme a migliaia di turisti per scoprire un’antica consuetudine risalente alla metà del seicento scaturita da un voto fatto alla Madonna per proteggere la città dalla peste. Mi sono trovato in un’atmosfera incredibile il Lionesi avevano decorato le finestre delle abitazioni con candele e vetrate variopinte, mentre il comune, aveva provveduto all’illuminazione di tutto il resto della città, questo mi ha fatto amare talmente tanto Lione che ho continuato a visitarla, scoprendo che Lione ha sia i vantaggi della provincia che quelli del grande centro urbano. Con ancora in testa, i profumi, il sapore delle birre locali, e il chiasso della festa, il giorno dopo mi sono portato verso il quartiere di Vieux Lyon, che dovete sapere non deve la sua popolarità solo alla presenza della Cattedrale, ma anche a quella dei traboules, stretti passaggi pedonali che collegano strade diverse passando all’interno di edifici e cortili privati. Mi sono ritrovato un atmosfera quasi medievale andando a scoprire però,quelli più famosi, i percorsi attorno a Rue Saint Jean a pochi passi dalla cattedrale appena ricordata. Poi con bisogno di spazio aperto e con un taxi mi sono fatto accompagnare alla collina di Fourvière che, oltre a regalarmi una vista magnifica, ospitava alcuni dei principali siti di interesse storico-culturale della città. Primo fra tutti il Théatre Romain, in assoluto il luogo più antico di Lione . Ho ammirato un anfiteatro, che nel periodo di massimo splendore arrivava a ospitare circa 10.000 spettatori, affiancato da un altro più piccolo, che di spettatori poteva ospitarne invece all’incirca 3000, per un totale di 13.000 persone abituate a trascorrere le proprie giornate tra la visione di commedie e l’ascolto di musica e poesia, naturalmente per potermi immergere in quell’atmosfera, ho assolutamente bevuto della birra calda come tradizione, accompagnata da una baguette di un metro, riempita con talmente tante leccornie locali, dal salame al tartufo, ai formaggi dal gusto forte da non far rimpiangere tutti i miei se pure apprezzati, gusti dei cibi italiani.

Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Lagos)