Segreti in tavola

24.05.2021
Alla scoperta dei segreti del miele d’acacia
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Marco Maldera, naturalista e forestale decide, nel 2016, di unire la sua passione e le sue conoscenze della natura con quella dell’apicoltura acquistando i primi tre sciami di api. L’apicoltura diviene così il modo migliore di applicare le conoscenze scientifico-naturalistiche in una pratica agricola preziosa per l’ambiente. L’apicoltura è infatti una delle poche pratiche produttive ad impatto ecologico zero e rappresenta una risorsa indispensabile per l’ambiente grazie all’insostituibile servizio di impollinazione offerto dalle api.

Il miele d’acacia è il  più conosciuto e, in Italia, fra i più apprezzati per il suo colore limpido, per il suo sapore delicato e perché cristallizza molto lentamente e resta liquido a lungo.
Zone di produzione: in particolare sulle prealpi Prealpi ma presente in tutta la penisola: Piemonte, Lombardia Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo, Campania.
Colore: trasparente, quasi cristallino, il più chiaro in assoluto.
Cristallizzazione: per il suo contenuto di fruttosio difficilmente cristallizza quindi ha consistenza liquida e setosa.
Odore: profumo gradevole, delicato, quasi impercettibile, leggermente floreale, può ricordare i fiori di robinia ed evoca un leggero odore di bacca di vaniglia
Sapore: gusto delicato, rispondente all’odore, leggermente confettato, con echi di vaniglia
Usi: la delicatezza del sapore del miele d’acacia lo rende un dolcificante per eccellenza perché non altera i sapori. Il suo stato liquido lo rende facilmente utilizzabile nelle bevande e negli alimenti anche a basse temperature. Ottimo per i più piccoli, dal primo anno di vita è consigliato in aggiunta al latte.
Qualche curiosità: l’acacia (nome scientifico, Robinia Pseudoacacia L.) è considerata una pianta invasiva, particolarmente adattabile, cresce spontaneamente in terreni molto diversi. Originaria dell’America del Nord, è presente un po’ ovunque in Italia. Particolarmente robusta, il suo esteso apparato di radici la rende adatta per consolidare le scarpate, ad esempio lungo le linee ferroviarie. Nelle Prealpi forma dei veri e propri boschi estesi anche centinaia di ettari. Dai suoi fiori le api possono ricavare un miele abbondante e pregiato. La fioritura delle acacie è rigogliosa e il manto bianco che ricopre i rami come una nevicata offre uno spettacolo notevole, mentre l’olfatto è inebriato dall’intenso profumo dei fiori. Durante la fioritura che dura circa 10 giorni, le api si tuffano a ripetizione nei calici straripanti di nettare, da mattina a sera, senza tregua. L’acacia fiorisce in maggio, periodo caratterizzato da tempo instabile che può creare gravi danni alla fioritura: un temporale violento può di spogliare i rami dei fiori, mentre anche una semplice pioggia primaverile potrebbe tenere le api lontane dai fiori. Per questo motivo produrre miele d’acacia è sempre rischioso e occorre scegliere con cura i luoghi dove l’acacia sta per fiorire, confidando anche su una buona dose d’intuito e di fortuna

Naturalveare è un’azienda agricola che alleva api mellifere nel territorio laziale con lo scopo di salvaguardare la salute delle api e di promuovere i prodotti dell’alveare. Produciamo e lavoriamo solo materie prime di qualità provenienti dai nostri alveari allevati in maniera naturale e biologica.

Il progetto “Naturalveare” nasce nel 2018 dall’idea di costruire una realtà in cui salvaguardia degli impollinatori, produzione di qualità e rapporti sociali possano coesistere. Il tutto accomunato dal superorganismo Alveare, sempre più fondamentale per il corretto funzionamento dell’ambiente in cui viviamo e quindi necessario alla vita di tutti

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al miele trifoglio)