Good Life

03.07.2019

L’aloe vera, pianta succulenta, cioè dotata di particolari tessuti “succulenti”, i parenchimi acquiferi, tramite i quali può immagazzinare grandi quantità di acqua, ormai si trova ovunque. La migliore resta sempre quella pura, estratta naturalmente dalla pianta madre che costerà un po’ di più sul mercato ma che svolge i migliori effetti benefici. Conosciuta già dagli Egizi nel 4000 a.C., era solita essere chiamata “pianta dell’immortalità”: la sua linfa veniva usata per donare bellezza, salute ed eternità. Era conosciuta nell’antichità anche in Cina, India e Giappone come una pianta sacra; perfino dagli Indios americani veniva elogiata come la “bacchetta magica del cielo” e veniva considerata come una delle 16 piante sacre. Alcune tribù africane ne facevano anche uso medico durante le epidemie. Il succo di aloe è depurativo e lassativo. La mucillagine di aloe vera accelera la guarigione delle ferite mediante la neutralizzazione dell’effetto dei radicali liberi prodotti sulla ferita. E poi il gel fresco racchiuso nelle foglie carnose dell’aloe vera, ha un effetto rigenerante sui tessuti, ha proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti e cicatrizzanti. Salvo nei casi di specifiche ipersensibilità, il suo uso non ha controindicazioni.