Good Life

15.05.2019

La usiamo sempre, ma molti non sanno la sua storia.
La zip che utilizziamo ogni giorno per chiudere zaini, giubbotti e pantaloni è un concentrato di storia e tecnologia con pochi eguali tra gli oggetti di uso quotidiano. «Ci è voluto meno tempo a inventare e perfezionare l’aereo o il computer», spiega Robert Friedel, storico e autore di un intero saggio dedicato alla cerniera lampo. La primissima versione della zip risale al 1851. Fu brevettata da Elias Howe, lo stesso che inventò la macchina per cucire, e fu tutt’altro che un successo: si apriva nei momenti meno opportuni, era difficile da usare, costosa da produrre e si rompeva facilmente. L’idea fu ripresa 44 anni dopo da Whitcomb Judson: molto più complicata della cerniera di oggi, venne proposta all’Esposizione Universale di Chicago del 1893 come alternativa alle stringhe per le scarpe. L’evoluzione definitiva arrivò solo nel 1917, quando Gideon Sundback ebbe l’idea di aumentare i denti da 1 ogni 6,4 mm a 1 ogni 2,5 mm e di introdurre una rientranza che ne facilitasse l’aggancio e lo sgancio. Sundback, grazie a due finanziatori privati, progettò e costruì anche la macchina per la realizzazione delle sue zip.