Good Life

17.05.2020

La musica secondo gli scienziati trasmette in noi una sensazione di benessere che non è soggettiva ma deriva dall’attivazione di particolari aree del cervello che vengono stimolate. Il potere delle note attiva il cervello e in particolare delle aree neuronali adibite alle facoltà cognitive dell’apprendimento, della memoria e del movimento. In sostanza la musica si può rivelare un collante sociale, perché le persone che fanno e ascoltano musica insieme, sono più disposte a sviluppare empatia tra di loro, attivando una profonda sensazione di benessere. Gli esseri umani sono gli unici esseri viventi in grado di percepire la musica in tutti i suoi elementi, ovvero ritmo, tono, armonia e timbro. Questo vuol dire che il cervello umano ha delle caratteristiche speciali che gli permettono di percepire vari suoni che diventano musica. Scientificamente parlando la musica permette di liberare la dopamina, un neurotrasmettitore che è collegato alle aree più primordiali del cervello e che dà la sensazione del piacere. Questo succede, perché quando si ascolta la musica, il cervello comincia ad accendersi. Si creano infatti delle attività cerebrali che riguardano le aree che regolano le emozioni, il movimento, il linguaggio e la memoria. Infatti la musica ha il potere di riportare alla memoria ricordi legati alla nostra vita. Quando per esempio ascoltiamo una canzone che ci è rimasta nel cuore o una melodia che ci ricorda qualcosa di bello. Il potere della musica insomma è senza limiti.