Da Non Perdere

06.07.2021

Si è spenta a 78 anni la Carrà: così come la chiamavano tutti. La Carrà, mito nazionale e icona della tv, lo è diventata presto.

Ha iniziato con A tempo di danza nel 1961 al fianco di Lelio Luttazzi, d’altronde il suo sogno è sempre stato quello: fare danza. E l’ha fatto. Seguono a questo primo programma le commedie musicali Scaramouche e Ciao Rudy insieme a Mastroianni. Con Canzonissima, nel 1970, arriva il grande successo e comincia ad essere amata da tutti gli italiani nonostante, anzi soprattutto, per l’ombelico scoperto proprio durante la sigla in cui intonava Ma che musica maestro! (il singolo vendette 200.000 copie). L’anno successivo sempre a Canzonissima invento il celeberrimo Tuca Tuca che venne inizialmente censurato dalla Rai perché considerato troppo audace. Dopo le prime polemiche e dopo averlo ballato con Alberto Sordi la censura venne meno, oggi è tra i balletti più popolari.

Tra il 1975 e il 1980 si fece conoscere in Spagna e il successo delle sue canzoni portò TVE a offrirle nel 1976 una monografia, La hora de Raffaella Carrà (puntata della serie La hora de…), grazie alla quale divenne popolare presso il pubblico iberico.
In questi anni Raffaella si concentrò maggiormente sulla sua carriera di cantante, ottenendo consensi in tutto il mondo come Spagna, Germania, Francia, Olanda, Belgio, Inghilterra, Grecia e in particolare nei paesi dell’America Latina, divenendo un vero e proprio fenomeno di esportazione della musica italiana nel mondo. Uno dei successi più clamorosi fu il brano A far l’amore comincia tu che riuscì a toccare, nella sua versione inglese, il nono posto della classifica dei singoli più venduti in Inghilterra, ottenendo diversi dischi d’oro e platino in tutto il mondo.

Arriva poi il varietà Falqui con Mina, Milleluci e anche Pronto, Raffaella nel 1984. Questo programma (tra le ultime apparizioni di Mina) la consacra definitivamente come regina dello spettacolo. Così come Pronto, Raffaella? la definisce come bravissima padrona di casa e non solo soubrette.
Due anni dopo Domenica In. Successivamente, nel 1987 passa a Canale 5 per poi fare ritorno alla Rai con Fantastico 12.
Dopo aver fatto divertire, ballare e cantare gli italiani li ha fatti piangere con Carramba! Che sorpresa e Carramba! Che fortuna.
Nel 2001 conduce il programma di tutti gli italiani, il Festival di Sanremo. Poi è la volta di Sogni e Amore, dove si occupa di adozioni a distanza.
Nel 2013 è il momento del rock: stupisce tutti e incanta come coach al talent The Voice of Italy su rai 2; qui Piero Pelù la definisce rock, aggettivo ben accolto da Raffaella che rock ci si è sempre definita.

L’anima era rock, eterna giovane, forte, esplosiva, come la sua risata, imitatissima e persuasiva.
Ballerina e cantante ma anche conduttrice, regina del varietà e dello spettacolo tra le decine di Telegatti e altri premi vinti si contano 22 tra dischi d’oro e di platino.
Pluripremiata ma ancora prima la più amata: icona di un’emancipazione vera, attuata e non teorizzata, pioniera del varietà che ha portato e diffuso lei in un paese che stava rinascendo dalle sue ceneri. Lei ha dato un contributo fondamentale alla rinascita di un paese devastato regalando ilarità, svago, voglia di divertimento.

Lo ha fatto con eleganza, capacità, entusiasmo. Puntuali le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che da Parigi si è così espresso

Una figura che ha trasmesso, con la sua bravura, eleganza, gentilezza e ottimismo

Ma anche il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha espresso il suo dispiacere

Con il suo talento e la sua professionalità ha avuto un ruolo decisivo nel diffondere la cultura dello spettacolo in italia. La sua risata e la sua generosità hanno accompagnato generazioni di italiani e portato il nome dell’Italia nel mondo.

Il cordoglio dal mondo dello spettacolo è intenso, Mara Venier, Sophia Loren, Gerry Scotti, Renzo Arbore, Adriano Celentano e Claudia Mori, Lorella Cuccarini, Gianni Morandi, Pippo Baudo, Maria De Filippi, Noemi, Laura Pausini, Gianna Nannini e tanti, tanti altri inclusi i milioni di italiani che ieri hanno perso la stella della loro televisione. Ma non solo. La Spagna si inchina alla Carrà; anche lì infatti era molto amata. La condivisione del dolore è internazionale, così com’era lei.

L’annuncio del compagno arriva ieri pomeriggio poco dopo la morte di Raffaella

Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre.

Ed è vero. Raffaella Carrà non c’è più ma il suo talento, la sua musica, la sua arte, la sua risata e la sua modernità rimarranno qui con tutti gli italiani che l’hanno sempre amata e continueranno a farlo.

Ciao Raffaella.