Good Life
La memoria è il nostro bagaglio più importante: ce lo ricorda, ogni anno, il Mandela Day, Giornata dedicata a guardare oltre noi stessi; non una semplice commemorazione, ma un invito concreto a trasformare in azione quotidiana i valori di un uomo che ha saputo insegnarci il significato più autentico di perdono, resilienza e dignità. Mandela, leader di Pace e accoglienza, ci ha lasciato un’eredità che va oltre la storia politica: ci ha donato l’idea che, anche dopo 27 anni di prigionia, si possa uscire senza rancore, scegliendo la via del dialogo e dell’uguaglianza. Ci ha insegnato che la pace non è un premio, ma un cammino difficile che richiede coraggio, pazienza e, soprattutto, coerenza morale. Il Mandela Day nasce proprio per ricordarci che “non basta amare la libertà: bisogna agire perché sia reale per tutti”. Così, ogni 18 luglio, milioni di persone in tutto il mondo dedicano almeno 67 minuti – simbolo dei 67 anni spesi da Mandela al servizio dell’umanità – a fare qualcosa di buono per gli altri: un piccolo gesto, una parola gentile, un aiuto concreto. Un invito universale a guardare il prossimo con occhi nuovi, riscoprendo la forza dell’altruismo, l’importanza di “costruire ponti e non muri”. Perché, come lui stesso diceva: “ciò che conta nella vita non è il semplice fatto di essere vissuti, ma la differenza che abbiamo fatto nella vita degli altri. Vivere non solo per noi stessi, ma per rendere il mondo un po’ più giusto, ogni giorno”.