Travel Experience

22.04.2021
Isole Vergini, grande carattere e super immersioni
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Oggi vi voglio raccontare le isole che ho visitato durante una crociera meravigliosa, le Isole Vergini americane, considerate tra le migliori destinazioni turistiche nei Caraibi. Sono situate nelle Piccole Antille, tra l’Oceano Atlantico del Nord e il Mar dei Caraibi.
Già dall’attracco ho subito notato che le Isole Vergini seppur definite americane, riflettono la loro influenza danese grazie ad alcuni bellissimi esempi di architettura danese neoclassica. Ma è facendo una gita in mehari verso l’interno che ho capito che la bellezza naturale era un’altra risorsa.
Montagne lussureggianti, foreste tropicali, spiagge incurvate e calette rocciose erano disseminate in tutte le isole.
Ogni isola che ho visto emanava il proprio carattere.
San Tommaso è la prima che ho visitato, la porta dell’arcipelago. La sua città principale, Charlotte Amalie, la capitale delle Isole Vergini americane, mi è apparsa come un importante porto per navi da crociera come la nostra: molti i negozi, i ristoranti e le opzioni di intrattenimento.
St. Croix, la più grande delle tre, la meno turistica rispetto alle sue isole sorelle, aveva tra le principali attrazioni il quartiere storico della sua città più grande, Christiansted, così come le piantagioni di zucchero, dove ho sorseggiato succo d’ananas con lo zucchero liquido appena ottenuto pressando la canna stessa. Poi mi sono rifatto gli occhi nei giardini e con il paesaggio costiero sul sentiero del patrimonio, chiamato così per l’incredibile varietà di piante e di fiori. St. Croix ospitava anche la splendida Buck Island Reef, il primo monumento subacqueo della nazione.
I suoi giardini di mare circostanti sono state una delle attrazioni più belle. Non ho potuto fare a meno di fare un’immersione, dove la barriera corallina mi ha mostrato con mio grande stupore gli elkhorn, grosse grotte coralline dove lungo il sentiero segnato abbiamo potuto avvistare molti pesci tropicali come il tang blu e il barracuda.
Le ultime immersioni le abbiamo fatte sui relitti che si trovavano al largo della costa nord, indimenticabili per il fascino, per poi chiudere la mia gita americana a terra, costeggiando Buck Island. Abbiamo seguito un sentiero attraverso una foresta di tamarindi giganti fino alla cresta panoramica dell’isola. Posti dei sogni che ancora sogno con gli occhi aperti.

(se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Guadalajara)