Travel Experience

05.05.2022
Auckland, isole impervie e selvagge
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Prendete un mappamondo, fatelo girare velocemente e fermatelo con un dito in un punto qualsiasi. La possibilità che il dito si fermi sull’ Isola di Auckland e prossima a quella di vincere al gioco del Lotto. Ci troviamo nell’Oceano Pacifico a circa 500 km dalla Nuova Zelanda, insieme ad altre minuscole isole sperdute in quest’area. Una vera prelibatezza per gli amanti dei luoghi ai confine del mondo. Queste isole vennero scoperte da cacciatori di balene nel 1806. Completamente deserte, divennero un rifugio per loro che cercarono di colonizzarle in modo da avere un rifugio sicuro durante gli estenuanti mesi trascorsi per mare.
Ma vivere in questi luoghi era arduo anche per uomini temprati dalla dura vita del mare. Molti furono i naufragi lungo queste coste assai insidiose per gli scogli affiorati; è rimasto leggendario ad esempio il naufragio del General Grant, che nel 1866 affondò con il suo carico di lingotti d’oro e solo l’anno successivo alcuni uomini dell’equipaggio vennero ritrovati vivi proprio sull’Isola di Auckland . Oggi queste isole sono come quando vennero scoperte: impervie e selvagge. Ma se volete ammirare balene e leoni marini rappresentano un vero incanto. Le isole sono anche un importantissimo punto di osservazione per gli appassionati di ornitologia. Qui esiste infatti un vero e proprio santuari per gli uccelli marini come il cormorano, l’alzavola, il rallo ed il beccaccino.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Skiathos)