Gli uccelli migratori, oltre a venire minacciati dall’inquinamento crescente, subiscono le conseguenze di climi e condizioni meteorologiche sempre più avversi e imprevedibili. L’àverla piccola, un passeriforme tipico della nostra zona è ormai scomparsa. Il caldo eccessivo in Africa, lo stress della traversata del Sahara, l’ambiente naturale inquinato e sempre più antropizzato che incontrano anche qui da noi, hanno praticamente azzerato questa specie nelle Marche e nel Veneto. E poi le rondini sono calate del 30%. Un altro campanello d’allarme, segnale che il clima sta cambiando, è rappresentato dall’arrivo di insetti diversi: voraci locuste e zanzare africane, cimici e coccinelle arlecchino di origine asiatica sembrano essersi stabilite nella provincia veneta. La situazione registrata in Veneto è solo un esempio dell’impatto che la crisi climatica può avere sugli ecosistemi, portando alla diminuzione e persino alla scomparsa di specie animali e vegetali che solo alcuni anni fa popolavano comunemente i nostri territori.

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato all’inquinamento chimico)