Good Life

29.03.2016

Uno dei capolavori del cinema di Ettore Scola rivive sul palcoscenico del teatro Amdra Jovinelli. Dal 31 marzo fino al 10 aprile si apre il sipario con “Una Giornata Particolare”, spettacolo che porta in scena le vite di Gabriele e Antonietta, un uomo e una donna che si incontrano in un palazzo deserto mentre a Roma si celebra l’incontro fra Mussolini e Hitler. I due protagonisti, interpretati nel cinema da Marcello Mastroianni e Sophia Loren, in teatro avranno il volto di Giulio Scarpati e di Valeria Solarino.

“Abbiamo deciso di mettere in scena ‘Una giornata particolare’, superando timori e scrupoli verso il capolavoro cinematografico originale, perché a ben guardarla la sceneggiatura di Scola e Maccari nasconde una commedia perfetta” – è il commento della regista Nora Venturini. “Un ambiente chiuso, due grandi protagonisti, due storie umane che si incontrano in uno spazio comune in cui sono “obbligati” a restare, prigionieri. Fuori il mondo, la Storia, di cui ci arriva l’eco dalla radio. Un grande evento – prosegue –  che fa da sfondo a due piccole storie personali, in una giornata che sarà particolare per tutti: per Gabriele, per Antonietta, per la sua famiglia che si reca alla parata, per gli Italiani che festeggiano l’incontro tra Mussolini e Hitler, senza sapere quanto fatale sarà per i destini del Paese”.

“Unità di tempo, unità di luogo. E due personaggi che, grazie al loro incontro, cambiano, si trasformano sotto i nostri occhi, scoprono una parte nuova di sé stessi, modificano il loro sguardo sulla realtà che li circonda. Antonietta, asservita ai figli e al marito, grazie a Gabriele mette in discussione le sue certezze sul regime, inizia a dubitare sulle verità propagandate dal fascismo, acquista maggiore rispetto di sé stessa, assapora un modo diverso di stare con un uomo. Gabriele, omosessuale licenziato dalla Radio e in procinto di essere spedito al confino, costretto tutta la vita a fingere e a nascondersi, con Antonietta finalmente si sente libero, esce allo scoperto, per la prima volta si sente accettato, apprezzato e amato per quello che è. Ignorante e sottomessa lei, colto e raffinato lui, apparentemente diversissimi, si sentono, si annusano, si riconoscono. Sono due umiliati, due calpestati, sono due ultimi. Nel giorno del ballo, – continua la regista –  sono le due Cenerentole rimaste a casa. E la loro storia è la storia, purtroppo sempre attuale, di coloro che non hanno voce, spazio, rispetto, e sui destini dei quali cammina con passo marziale la Storia con la S maiuscola” – conclude Nora Venturini.