Travel Experience

13.10.2020
Isla Grande - Brasile
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Una volta in Brasile ho chiesto ad un carioca, come pensava fosse il paradiso e lui senza esitare ha risposto, come Ilha Grande.
Incuriosito e dopo una traversata in traghetto, partendo da Rio, sono arrivato in uno dei paesaggi più incantevoli di tutto il Brasile: la Costa Verde.
Non esiste contrasto più impressionante: le favelas sovraffollate di Rio, il traffico caotico e le ondate di turisti lasciano spazio alla foresta tropicale, a città coloniali e spiagge
tranquille.
Vi do subito un primo consiglio, portatevi un paio di scarpe da trekking estivo, in quanto abbandonata l’urbanità contenuta allo sbarco, si entra nel pieno scenario di Ilha Grande, lo sviluppo
scompare e rimangono solo i sentieri sterrati che mi hanno condotto nel pieno della foresta pluviale e lungo la costa, attraversando le rovine del passato coloniale dell’isola e fino al  Pico do Papagaio con i suoi 882 metri sul livello del mare e una spettacolare vista su tutta l’isola.
Sono riuscito grazie a Marsinno, una chiassosa guida locale, a visitare l’ex penitenziario Cândido Mendes e Dois Rios, una manciata di case abbandonate con di fronte una candida spiaggia, dove risiedevano le guardie della prigione.
Ma la vera sorpresa è arrivata alla notte, quando sono andato a dormire alla Pousada Naturalia, costruita su uno sperone roccioso che domina la spiaggia di Vila do Abraão, una struttura
ecosostenibile con camere in legno e balconi vista mare, riscaldata e alimentata con energia solare e poi sognate con il cibo locale, io ho fatto quasi indigestione di moqueca di peixe servita nel coccio, piatto che ho provato a replicare in Italia, anche se l’unica cosa identica che ho riprodotto è stato il coccio.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Rio de Janeiro)