Segreti in tavola

21.06.2022
Indagine Doxa Italiani Protein Lovers: perché le proteine animali sono diverse da quelle vegetali?
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Il professor Luca Piretta ci spiega perchè le proteine animali, in particolare quelle del tonno in scatola, sono differenti da quelle vegetali.
Una ricerca commissionata da ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) alla Doxa indaga la nuova passione degli italiani per le proteine e rivela quali sono le fonti preferite e le ricette più indicate in pausa pranzo, con un posto d’onore per il tonno in scatola. Per 1 italiano su 2 le proteine ittiche sono percepite come migliori rispetto a quelle di origine vegetale. Il tonno in scatola si conferma un evergreen: nell’ultimo anno, per il 60% della popolazione il suo consumo è rimasto stabile mentre il 22% ne ha aumentato l‘acquisto. La pasta al tonno rimane un grande must della pausa pranzo: calda o fredda è la scelta preferita per 1 italiano su 2. Il nutrizionista Luca Piretta: “Le proteine svolgono funzioni strutturali, di trasporto e di deposito di altri nutrienti e altre sostanze e la loro assunzione è fondamentale. Il tonno è una buona fonte con 25,2 grammi per 100 g di prodotto sgocciolato.

 IL NUTRIZIONISTA LUCA PIRETTA: “PROTEINE DI ALTO VALORE BIOLOGICO MA NON SOLO”
Le proteine svolgono un ruolo importantissimo per la nostra salute. Insieme a grassi e carboidrati, infatti, sono uno dei tre macronutrienti di base e probabilmente il più importante. “Il tonno in scatola è una buona fonte di proteine ad alto valore biologico (25,2 grammi per 100 grammi di tonno sgocciolato), molto utili per sviluppare e mantenere la massa muscolare – spiega Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista all’Università Campus Biomedico di Roma e questo riguarda sia i giovani e gli sportivi che gli anziani, nei quali il tonno in scatola diventa uno strumento fondamentale nella prevenzione della sarcopenia. Le proteine presenti nel nostro organismo sono molecole costituite dalla combinazione variabile di venti aminoacidi, dei quali nove definiti essenziali perché non possono essere sintetizzati nell’organismo e devono essere assunti con l’alimentazione. Le proteine svolgono funzioni strutturali, di trasporto e di deposito di altri nutrienti e altre sostanze. Possono svolgere attività enzimatiche o ormonali, funzionare come recettori o ‘leganti’ per varie sostanze (tra cui farmaci), possono essere coinvolte nella contrazione muscolare, nella risposta immunitaria, nella coagulazione del sangue; nella regolazione dell’attività dei geni, della crescita e della differenziazione cellulare. Inoltre, sebbene questo non sia il loro ruolo primario, sono anche un substrato energetico”. Viene da sé comprendere quanto la loro assunzione sia essenziale per il buon funzionamento dell’organismo. “Ma mi raccomando di fare sempre attenzione a seguire una dieta equilibrata e non tralasciare altri alimenti essenziali o rinunciare del tutto ai carboidrati, che con le conserve ittiche rimane un abbinamento molto amato”, conclude l’esperto.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento sull’indagine Doxa commissionata da Ancit)