Good Life

10.02.2020

Lo studio del corpo e del movimento è sempre in evoluzione, e questo accade anche per discipline come il Pilates. Dopo decenni di pratica classica, negli ultimi anni è stata introdotta la tecnica del Pilates miofasciale. Questo tipo di approccio propone gli esercizi classici con una nuova chiave di lettura, costituita dalle linee guida delle fasce. In particolare, la fascia si può descrivere come il tessuto connettivo, quello che si occupa di circondare tutti i muscoli, ma anche i nervi, le ossa e gli organi. Compito della fascia è quello di sostenere il corpo, e di collegarne le diverse parti. Per questo motivo, il movimento non può prescindere dalla considerazione della fascia, che dovrà rimanere elastica nel tempo. Nel pilates miofasciale sarà possibile, quindi, collegare i classici esercizi sul tappetino alle considerazioni che sono state fatte in merito all’integrità e alla morbidezza della fascia. Oltre agli esercizi, che verranno fatti comunque in scarico, si inizieranno ad utilizzare ausili, come i roller e le palline, per massaggiare il corpo, i muscoli e ridurre le tensioni a livello della fascia. Un esempio classico sarà costituito dal massaggio che verrà eseguito con una pallina da tennis a livello della pianta dei piedi. Questo ridurrà moltissimo le tensioni, e potrà comportare benefici rilevanti non solo per i piedi, ma anche a livello della postura. Il Pilates miofasciale, quindi, può essere inteso come la nuova frontiera della ginnastica, volta non solo alla tonificazione, ma al benessere integrale del fisico perché agisce su tutte le parti del corpo.