Segreti in tavola

14.10.2025
Il pane e la lotta allo spreco: ne parliamo con Filippo Ferrari di Too Good To Go
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È l’alimento più semplice e più amato, simbolo di convivialità, tradizione e casa. Il pane accompagna ogni tavola italiana, ogni giorno: due italiani su tre lo consumano quotidianamente, per un totale di oltre mezzo chilo a settimana. Eppure, nonostante questo amore, almeno un panino a persona finisce nella spazzatura ogni settimana.

Un gesto che sembra piccolo, ma che pesa moltissimo: per produrre un solo chilo di pane servono oltre 1600 litri d’acqua, l’equivalente di 32 docce. È questo il punto di partenza con cui Too Good To Go, in occasione della Giornata Mondiale del Pane, ci invita a riflettere sul valore di ogni fetta, di ogni briciola.

La piattaforma antispreco, che mette in contatto utenti e panifici per salvare gli invenduti del giorno, ha analizzato il rapporto degli italiani con il pane: la ciabatta è la preferita, seguita dalla pagnotta e dallo sfilatino, ma il problema è lo spreco. Il 70% degli intervistati ammette di comprarne più del necessario. Le cause? Pane secco, muffa, avanzi.

Eppure, cresce la consapevolezza: sei italiani su dieci congelano il pane per conservarlo, quasi la metà lo trasforma in nuove ricette e oltre il 76% si dice pronto ad acquistare il pane del giorno prima, magari a prezzo ridotto.

Ed è qui che entra in gioco Too Good To Go, alleata di panifici e forni d’autore come Davide Longoni a Milano e Gabriele Bonci a Roma. Insieme hanno già salvato decine di migliaia di pasti, dimostrando che combattere lo spreco non è solo un gesto etico, ma anche una nuova forma di economia circolare e di rispetto per il lavoro artigianale.

Come ricorda Mirco Cerisola, Country Director di Too Good To Go Italia: “Ridurre lo spreco di pane significa rispettare chi lo produce, le risorse impiegate e il nostro pianeta. Ogni briciola conta.”