Segreti in tavola

15.01.2022
Il Direttore di Campagna Amica Carmelo Troccoli ci svela i segreti Spesa sospesa
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Campagna Amica: la carruba di Sicilia

La Saba tradizionale è un denso sciroppo scuro e dolce che viene preparato nel periodo della vendemmia. Si pigiano le uve preferibilmente bianche e mature (da preferire le uve autoctone quali la Spergola o la Scarsafoglia), il mosto viene poi filtrato grossolanamente e messo a bollire a fiamma bassissima per circa 3 giorni. Dalla lenta evaporazione della parte acquosa del mosto si ottiene uno sciroppo scuro e denso che concentra le benefiche proprietà dell’uva. La concentrazione ottimale deve superare il 60% di zuccheri (dell’uva) per evitare possibili fermentazioni. Il risultato finale è uno sciroppo dolce dal gusto fruttato e caramellato, adatto a dolcificare, a condire e tipico ingrediente dei dolci tradizionale delle Feste. Fino ad un recente passato era versata sulla polenta per insaporirla soprattutto per renderla più gustosa per i bambini. Molto utilizzata per “condire” la ricotta fresca e le castagne bollite. I più anziani ricordano ancora la “granita” di Saba: un bicchiere di neve pulita sulla quale si versava una generosa quantità di Saba, che gustavano tutti, grandi e piccini! Un cucchiaino di Saba tal quale era un naturale emolliente per il mal di gola. Pellegrino Artusi, nella scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, del 1895 scrive:

«La sapa, ch’altro non è se non un sciroppo d’uva, può servire in cucina a diversi usi poiché ha un gusto speciale che si addice in alcuni piatti. È poi sempre gradita ai bambini che nell’inverno, con essa e colla neve di fresco caduta, possono improvvisar dei sorbetti.»

(Non perderti  l’approfondimento Segreti in tavola dedicato a Campagna Amica con la rosa canina)