Segreti in tavola

23.07.2021
Il direttore di Campagna Amica Carmelo Troccoli ci svela i segreti dei Sigilli: il pomodoro regina
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Campagna Amica: il pomodoro regina

Il pomodoro Regina trova il suo regno tra Fasano ed Ostuni, in terreni salmastri all’interno dell’area protetta delle Dune Costiere. Quindi non solo abbiamo di fronte dei presidi di biodiversità ma anche delle coltivazioni che permettono di proteggere un territorio. Nel caso di questo pomodoro è proprio il caso di dire che ci troviamo al cospetto di un re o regina: il peduncolo sembra una corona! Le bacche sono piccole e tondeggianti. La buccia, piuttosto spessa – una caratteristica dovuta appunto all’acqua salmastra con la quale si irrigano gli orti vicini al mare – aumenta la conservabilità di questa varietà e la resistenza ai parassiti. La coltivazione del pomodoro regina risale alla metà dell’800, quando sostituì il cotone: fino ad allora al pomodoro si riservava una minima parte dei terreni. Il cotone, detto bambace, si coltivava in Salento almeno dal Trecento e costituiva una valida integrazione ai bilanci contadini locali per via dell’artigianato domestico che ne derivava (lenzuoli, asciugamani, tovaglie, capi di abbigliamento tessuti e ricamati in casa dalle donne). Quando l’America e l’Asia diventarono fornitori pressoché esclusivi di questa fibra, nell’alto Salento il pomodoro, insieme al grano, conquistò ampi spazi, che tiene tuttora. Ma il cotone non scomparve del tutto, mantenendo una delle sue funzioni: ovvero la produzione di cordicelle per intrecciare le ramasole, i mazzi di pomodori da serbo. E’ nata così la tradizione di piantare il cotone tra i filari di pomodori. Il pomodoro regina si raccoglie a partire dal mese di luglio: una parte viene venduto fresco e una parte viene riposto in cassette dove subisce un appassimento fino all’inizio di settembre, quando il cotone è pronto per la filatura. A questo punto i pomodorini, legati per il peduncolo con il filo di cotone a formare le ramasole, sono appesi alle volte delle masserie e si conservano fino alla fine del mese di aprile dell’anno successivo. Un tempo il possesso di molte ramasole era un’espressione di prestigio sociale e di ricchezza famigliare: le ragazze in età da marito che ne possedevano molte erano ambite. I pomodori regina si raccolgono a partire da luglio: una parte viene venduta fresca e una parte viene riposta in cassette dove subisce un appassimento fino a settembre quando, dopo lo raccolta del cotone, sono legate a ramasole e appese per essere consumate fino ad aprile.

(Non perderti  l’approfondimento Segreti in tavola dedicato a Campagna Amica con il pomodoro corbarino)