Good Life

12.07.2019

Recruiter, responsabile di Risorse Umane, selezionatore, cacciatore di teste. Sono tanti i sinonimi della qualifica di consulente HR, ovvero di colui che si occupa di fare incontrare domanda e offerta nel mercato di lavoro. Ecco le 5 caratteristiche richieste a chi vuole fare questa professione. Ascoltare e comunicare in modo chiaro. Capacità imprescindbile per intraprendere questa carriera è una buona interazione interpersonale, ovvero saper ascoltare accuratamente candidati e aziende per comprenderne le esigenze e poi comunicare in modo chiaro, per far capire, soprattutto ai professionisti, quali sono le responsabilità e i requisiti per ricoprire quel ruolo. Orientamento al risultato. Può capitare che una posizione debba essere coperta con urgenza: è fondamentale quindi che un consulente HR lavori con metodo e determinazione, procedendo per priorità, di modo da trovare i candidati migliori nel minor tempo possibile. Capacità di problem solving. Durante un processo di selezione, può succedere che un candidato abbandoni o rifiuti all’ultimo momento l’incarico. Un ottimo consulente HR ha sempre a disposizione un piano B, che anticipa le criticità e gli consente comunque di raggiungere il risultato. Essere multitasking. Un consulente HR deve saper gestire contemporaneamente diversi progetti, ci vuole una mente elastica e organizzata, in grado di ricordare le particolarità di più candidati, per capire se rispondono alla figura ricercata, più una buona capacità di lavorare sotto stress. Costruire relazioni. Lavorando ogni giorno a stretto contatto con molte persone, bisogna sapere intessere relazioni con tutte le figure coinvolte nel processo di selezione. Significa saper fare networking, ovvero porsi come interlocutori preparati e attenti, per instaurare un rapporto di fiducia sia con i candidati che con le aziende.