Travel Experience
Ci sono viaggi che fai per vedere luoghi e altri per scoprire persone. Il Cammino di Santiago è entrambe le cose.
Sono partito con lo zaino, un paio di scarpe già usate e una credenziale da timbrare. La prima tappa è stata un mix di entusiasmo e fatica: chilometri su chilometri, con il paesaggio che cambiava e la sensazione costante di andare incontro a qualcosa di importante.
La cosa sorprendente del Cammino è che è un social network… senza internet. Cammini per mezz’ora da solo, convinto di essere sperduto, poi compare qualcuno: un ragazzo tedesco che canticchia, una signora italiana che ti offre una caramella, un americano che fotografa ogni singola pietra come se fosse un capolavoro. E in pochi minuti non siete più sconosciuti, ma compagni di viaggio. Si parla di tutto, dalle cose più profonde alle sciocchezze più banali. Ricordo un pellegrino francese che mi ha raccontato la sua intera vita sentimentale in cinque chilometri e, alla fine della tappa, eravamo amici come se ci conoscessimo da anni.
Il bello del Cammino è che nessuno ti chiede chi sei o cosa fai nella vita. Non contano il lavoro, la città o lo stipendio. Contano solo i tuoi passi, la tua voglia di camminare e, a volte, la tua capacità di condividere un biscotto o un cerotto. E credetemi, non esiste luogo migliore per capire che il viaggio non è mai solo tuo. È di tutte le persone che camminano al tuo fianco.