Travel Experience

18.09.2022
Il Cairo, una Parigi dell’800
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Io da sempre sono un grande amante dell’Egitto soprattutto dell’Egitto del Mar Rosso perché amo fare immersioni, ma per una volta mi sono voluto spostare da Sharm el-Sheikh al Cairo scoprendo una città fantastica della quale vi parlo oggi.
Costruita su modello della città di Parigi del XIX secolo, ho trovato una città caratterizzata da strutture architettoniche contraddistinte da uno stile moderno.
Io mi sono subito addentrato nella zona  più antica, nella parte orientale della città, dove ho trovato piccole viuzze affollate e disseminata di centinaia di antiche moschee. La mia visita era tutta mirata a un luogo imperdibile e rinomato, il museo egizio, dove ho ammirato la più ricca collezione di reperti egizi del mondo.
Tra i suoi tesori mi hanno impressionato i preziosi oggetti appartenenti al re Tutankhamen con mummie e sarcofagi ben conservati. Su consiglio di alcune guide sono stato alla Chiesa di San Sergio per poi terminare andando a vedere le rovine della fortezza romana di Babilonia.
Il Cairo è interessante anche nella parte moderna, dove ho trovato il famoso bazar Suk El-Kahlili, un Suk rimasto quasi invariato dal XIV secolo.
I miei acquisti locali sono stati, spezie profumi e alcuni tappeti, alcune persone in gita con me, si sono invece avventurate nei caratteristici mercati di strada come Wekalat al-Balaq acquistando a buon prezzo tessuti e cotone egiziano. Un mio amico amante della musica si è diretto a Mohammad Ali Street Bazar dove si compravano o strumenti musicali o cammelli, un souvenir difficile da mettere in valigia ma sicuramente più curioso.
Al Cairo poi ho scoperto una cucina ricca di piatti straordinari vegetariani. Non ho potuto fare a meno di provare la Molokhia, una zuppa di verdure arricchita con aglio e coriandolo, il Mahshi un ripieno a base di riso ed erbe, e la Fattah a base di riso, pane secco, carne con una piccantissima salsa, di aglio e aceto. Per smorzare il piccante è bastato mangiare una Basbousa, un dolce a base di semolino e farina di cocco. Ovviamente per smaltire il tutto sono tornato a Sharm el-Sheikh ed ho dovuto fare snorkeling per tutta la settimana.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Zanzibar)