Segreti in tavola
Tra le pere più amate e riconoscibili, la Conference porta con sé una storia che affonda le radici nella seconda metà dell’Ottocento. La sua origine è inglese: fu presentata per la prima volta nel 1885 alla “National British Pear Conference” di Londra, da cui prende il nome. Oggi, però, ha trovato una seconda patria anche in Italia, dove viene coltivata soprattutto in Emilia-Romagna – cuore della produzione frutticola nazionale – ma anche in Veneto, Piemonte e Lombardia, territori dove il clima fresco e i terreni fertili ne esaltano al meglio le qualità.
La raccolta delle pere Conference avviene proprio in questi giorni, tra fine agosto e inizio settembre, quando la buccia, verde e leggermente rugginosa, nasconde una polpa soda, dolce e succosa. Una volta raccolte, possono essere conservate per diverse settimane: in frigorifero si mantengono perfette, ma se le preferite più morbide e zuccherine, basta lasciarle maturare a temperatura ambiente.
In cucina, la Conference è un ingrediente estremamente versatile. La sua consistenza croccante la rende perfetta da gustare fresca, ma dà il meglio di sé anche nelle ricette dolci e salate. Nelle tradizioni regionali italiane, viene spesso cotta al vino rosso con spezie in Piemonte, trasformata in delicate confetture in Emilia-Romagna o abbinata ai grandi formaggi erborinati come il Gorgonzola DOP e il Parmigiano Reggiano stagionato. Da provare anche nelle torte soffici, nelle crostate o come ingrediente raffinato di un’insalata autunnale con noci, radicchio e miele.