Segreti in tavola

22.04.2020
I segreti del sidro svelati da Andrea Zarattini
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Andrea Zarattini, 39 anni piemontese, una laurea in legge con specializzazione nei servizi pubblici, professione che ha svolto fino al dicembre del 2017.  Vivrebbe ad Asti ma è più facile trovarlo a Montalcino, nelle Langhe o in Francia. Cresciuto tra i fornelli delle nonne di una famiglia veneto-romagnola, fino a vent’anni non tocca il vino. La folgorazione arriva grazie ad un Primitivo di Manduria che diventa la prima di una lunga serie di bottiglie che non si è ancora interrotta.

Nel giro di poco tempo diventa sommelier e degustatore cominciando ad occuparsi di formazione e divulgazione del vino. Nel 2007 diventa il curatore della sua prima manifestazione enologica ma è nel 2014 che arriva la svolta: con la collaborazione di due amici inventa barolo brunello la manifestazione che ancora oggi raduna appassionati di tutto il mondo per degustare la selezione dei migliori Barolo e Brunello di Montalcino secondo Andrea.

Barolobrunello diventa presto un appuntamento cardine per gli appassionati di vino, portando Andrea a diventare l’organizzatore, la voce e la faccia delle iniziative del Consorzio del Brunello di Montalcino in Italia. Nel 2017 le collaborazioni con grossi gruppi con interessi nel mondo del vino come Ferragano e Tottenham Hotspur Football Club, collezionisti e testate giornalistiche.

Dal 2018 è direttore di una cantina e brand ambassador per la regione francese dell’Alsazia.

La bottiglia migliore secondo lui? La prossima…!

 

Ricetta del sidro di mele fatto in casa

La quantità di zucchero aggiunto farà variare la gradazione alcolica del vostro sidro, dunque prima dell’inizio della fermentazione potete già decidere se volete una bevanda poco alcolica. Variando le combinazioni di lievito e zucchero portano anche ad un sidro con corpo e gusto che variano. Considerate:

niente zucchero aggiunto equivale ad un sidro con 5% di alcol
200 gr di zucchero aggiunto equivale ad un sidro con 8% di alcol
400 gr di zucchero aggiunto equivale ad un sidro con 12% di alcol
Ricetta del sidro di mele fatto in casa: gli ingredienti
Ecco gli ingredienti per una bottiglia da 75 ml di sidro mediamente alcolico (potete dunque diminuire lo zucchero in funzione della quantità di alcol che desiderate ottenere) vi servono:

2 kg di mele biologiche
13 gr di lievito secco di birra (l’equivalente di 1/2 panetto) oppure del lievito per vino bianco
una punta (1 gr) di acido ascorbico (lo trovate in erboristeria) o il succo di 1 limone (per correggere l’acidità e non fare annerire la frutta)
150 ml di acqua
230 gr di zucchero di canna
1 bottiglione da 5 l munito di tappo gorgogliatore (per far uscire l’anidride carbonica senza far entrare l’aria)
Per prima cosa bisogna lavare bene le mele ma non togliete la buccia, perché contiene i lieviti. Tagliatele a spicchi ed eliminate il torsolo, meglio farle riposare per almeno 6 ore. Poi frullatele fino a che non avranno una consistenza di purea e filtrate attraverso un colino a maglie fini, anche un telo di cotone andrà benissimo. Potete conservare fino a 2 settimane questa polpa in frigo ad almeno 5°. Ottenuta la purea aggiungete una punta di coltello di acido ascorbico o il succo di limone e mescolate tempestivamente prima che la frutta scurisca

Ora passate al lievito. In una bottiglia richiudibile con tappo di sughero, sciogliete il lievito nell’acqua tiepida (a 28-30°) o in alternativa alla stessa quantità di succo di mela, e aggiungete 30 gr di zucchero.

Agitate per bene per 20 minuti e attendete un’ora. Lo starter deve fermentare e il liquido sarà aumentato di volume; ci devono essere delle bolle, segno che il lievito si è attivato. Potete aprirlo e chiuderlo parzialmente e far continuare la lievitazione anche fino a 5 ore.

Ora fate cuocere la purea di mele per pastorizzarla. Non deve bollire ma arrivare a circa 85° e cuocere per 45 minuti e poi aggiungete lo zucchero rimanente mescolando perché si sciolga. Versate con un imbuto il vostro mosto in un bottiglione che deve essere già sterilizzato (va bene usare della candeggina), che chiuderete con l’apposito tappo colmatore. E la fermentazione avrà inizio!

Il composto dovrà riposare per 2 settimane nel bottiglione in un luogo piuttosto caldo (intorno ai 20-25°)CF altrimenti la fermentazione si bloccherà. Occorre agitarlo una volta al giorno per rimescolare la purea ed evitare depositi