Segreti in tavola

12.09.2022
I segreti del Fonio
PLAY

Il fonio è un antico cereale di origine africana che si coltiva nelle zone rurali del Senegal e in altre aree del continente e recentemente è tornato alla ribalta per il suo profilo nutrizionale e per via della sua tecnica di coltivazione, che potrebbe essere una soluzione per combattere carestia e siccità. In Senegal, Burkina Faso, Mali e Togo, il fonio era tradizionalmente riservato a capi e reali e consumato durante il mese sacro musulmano del Ramadan o in occasione di celebrazioni come matrimoni e battesimi. Pensate che il fonio è tra i cereali più antichi utilizzati dagli esseri umani per la loro alimentazione e sembra che già nel 5000 a.C fosse coltivato in Africa.
Appartiene alla famiglia del miglio e ne esistono due tipologie principali:
Digitaria exilis che presenta un chicco bianco, cresce dal Senegal al Ciad, così come nella Nigeria centrale. È la più comunemente consumata delle due varietà e più facilmente disponibile al di fuori dell’Africa.
Digitaria iburua. Con spighette nere o marroni e cresce principalmente in alcune parti della Nigeria, Togo e Benin.
Oltre ad avere naturalmente un basso contenuto di colesterolo, sodio e grassi, il fonio è anche una buona fonte di vitamine del gruppo B. Come versatilità in cucina lo si può paragonare al riso, e rispetto agli altri cereali contiene più carboidrati e meno lipidi.
E’ ricco di sali minerali calcio, magnesio, zinco e manganese e contiene buone percentuali di ferro e di aminoacidi essenziali di origine vegetale.
Il fonio viene consumato nella sua interezza ed è quindi considerato un chicco intero e come tutti i cereali integrali può aiutare la gestione del peso e la salute dell’intestino.
Vi svelo un segreto: il Fonio è un cereale senza glutine, quindi adatto a celiaci e a soggetti intolleranti al glutine; inoltre contiene quattro volte le proteine, tre volte le fibre e quasi il doppio del ferro rispetto al riso integrale!

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato alla senape)